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Da Padova a New York: la storia di Felipe Martins

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La rinascita dei New York Red Bulls firmata Felipe Martins

Dopo il secondo scivolone consecutivo e i sette gol subiti in due partite, Dallas si ritrova a condividere la vetta della Western Conference con Salt Lake e Colorado Rapids. I Portland Timbers, vincendo, non mollano l’obiettivo playoff. Vincono anche i Seattle Sounders che si allontanano dall’ultima posizione occupata dagli Houston Dynamo, i quali non riescono proprio a ingranare la marcia giusta per risalire la china. A Est, Montreal e Orlando pareggiano. Giovinco e il suo Toronto non sono riusciti a ripetere l’ultima prestazione e sono stati sconfitti. Infine grande ripresa per le due squadre di New York, entrambe vincitrici. Da segnalare le grandi prestazioni di David Villa per i City e di Felipe Martins, con un passato nel Padova, per i Red Bulls.

LA GIORNATA – Grande vittoria per i Portland Timbers che vincono su Toronto. Clamorosa invece la sconfitta di Dallas contro i New York Red Bulls per 4 a 0 con Felipe grande protagonista. Houston sempre più in fondo alla classifica dopo la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. Importante vittoria anche per i New York City che vincono 3-2 contro gli Whitecaps grazie ad una doppietta dello spagnolo ex Barça David Villa. Gli Impact sono stati bloccati in casa per 2 a 2 contro i Colorado Rapids che, approfittando della sconfitta di Dallas, hanno raggiunto i texani in vetta alla Western Conference.

TENACE – Brasiliano di origine e animato da forti speranze come ogni ragazzo sudamericano della sua età che gioca a calcio, a 17 anni decide che era il momento di tentare la fortuna nel Vecchio Continente. A volerlo fortemente fu il Padova, che in quel periodo militava in Serie C. Tuttavia le cose non vanno come vorrebbe Felipe e a causa di un difetto cardiaco la società veneta decide di rescindergli il contratto dopo solo qualche apparizione. Ma lui non molla e anche grazie all’ok dei medici torna a giocare nello stesso anno nel massimo campionato svizzero, al Winterthur prima e al Lugano poi. Qui trova la sua dimensione e si afferma come giocatore. Nel 2011 il ritorno in America, ma quella settentrionale dove ad attenderlo c’erano gli Impact di Montreal. In due anni in Canada si afferma come uno dei migliori centrocampisti della lega. Successivamente si trasferisce nella Grande Mela, sponda Red Bulls, dove si conferma sugli stessi ottimi livelli ed elemento imprescindibile del centrocampo newyorkese.