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2014

Osvaldo sposta poco ma Mazzarri non ha più scuse

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Inter, non basterà il quinto posto. Da Verratti a Kovacic: i tormenti di Mazzarri

INTER OSVALDO MAZZARRI CALCIOMERCATO – Fino all’apposizione delle firme sui contratti il calciomercato ci ha ampiamente insegnato come nulla possa essere dato per certo: Pablo Daniel Osvaldo e l’Inter però sembrano davvero ad un passo, con la formula che si concretizzerebbe in uno scambio di prestiti con il Southampton. L’italo-argentino in nerazzurro, Taider in Premier League.

IL COCCO DI MAZZARRI – Lo ha voluto e cercato sin dai tempi di Napoli, ritenuto l’attaccante ideale da affiancare sia ad una seconda punta ma anche all’occorrenza ad un centravanti di peso per comporre una coppia gol in formato caterpillar. Destini sfiorati ma che mai effettivamente si sono incontrati: la volta buona? Pare di sì. E’ lui l’uomo giusto? Stando ai difetti caratteriali già emersi in gioventù ma esplosi nel recente passato verrebbe da rispondere negativamente. Osvaldo ha ampiamente dimostrato di avere poco a che fare con le dinamiche di una grande squadra, dove i protagonismi possono esplodere soltanto in caso di manifesta superiorità tecnica o caratteriale. Ma non ci siamo su ambedue i piani.

ORA HA QUELLO CHE VUOLE – Parliamo sempre di lui, Walter Mazzarri. I due profili inseguiti ai tempi di Napoli – Hernanes ed Osvaldo, calciatori tecnici ma allo stesso tempo fisici – sono ora roba sua e dunque la creatura nerazzurra prende via via la forma richiesta dal suo tecnico: che ora non ha più scuse, l’Inter ha messo nel mirino il terzo posto – ultima piazza utile per tornare in Champions League – ed è inutile nasconderlo, un risultato minore rappresenterebbe una delusione dopo la prima tormentata stagione. Era l’anno della rivoluzione, con la fine dell’era Moratti in luogo del fragoroso approdo di Erick Thohir, ora la nuova gestione indonesiana è realtà individuabile ed in quanto tale pretende riscontri. Con un organico già ora di tutto rispetto: Vidic, Ranocchia e Juan Jesus a difendere la porta di Handanovic, centrocampisti del calibro di Kovacic, Hernanes, M’Vila, Alvarez e Guarin in attesa del jolly Medel, sulle corsie laterali l’arrivo di Dodò fornisce ulteriori alternative di livello ed Osvaldo va a fungere da alternativa importante alla coppia titolare Palacio-Icardi. Poco male, davvero poco male.

E SEMPRE IN TEMA NAPOLI… – De Laurentiis non gli dà tregua ricordandogli appena può l’errore di valutazione commesso sul capitolo Verratti: due estati fa il patron partenopeo aveva praticamente definito l’accordo con il Pescara ma il tentennamento di Mazzarri chiuse la strada alla conclusione dell’affare. Il destino però è infallibile e puntualmente – non sempre ma quasi – concede una seconda chance: lo scenario risponde al nome di Mateo ed al cognome di Kovacic. Ancora un giovane centrocampista, ancora un giovane centrocampista talentuoso che non fa dell’atletismo il suo tratto distintivo quanto della pura qualità e visione di gioco. Patrimonio dell’Inter – e del calcio – Mazzarri sa di non poterne disperdere l’immensa potenzialità: una grande sfida all’orizzonte, consegnare le chiavi della squadra al croato classe ‘94. Che dopo un anno e mezzo di non facile ambientamento è ora pronto a spiccare il volo. Kovacic si gioca l’Inter e l’Inter si affida ad un copione imprevedibile quanto decisamente stimolante.