2011
Palermo, Pioli: “Vogliamo portare la qualificazione in Sicilia”
Stefano Pioli, allenatore del Palermo, ha parlato alla vigilia del match di ritorno contro il Thun, valido per il terzo turno preliminare di Europa League. I rosanero partono sfavoriti in virtù del pareggio interno (2-2) maturato sul campo del Barbera all’andata: “Questo non è il momento per i rimÃ?Âpianti per la partita della settimana scorsa. Noi siaÃ?Âmo pronti. So che abbiaÃ?Âmo i mezzi per ribaltare il risultato e grazie al gol del 2- 2 di Miccoli adesso abbiamo il 50 per cento di possibilità . Mi aspetto più ritmo e più compattezza, daremo battaglia in ogni zona del campo, su tutti i palloni, vogliamo portare in Sicilia la qualificazioÃ?Âne”. I tifosi elvetici sentono il sapore dell’impresa e riempiranno lo stadio: “Per noi è una difficoltà , ma fino a un certo punto. Abbiamo fatto due allenaÃ?Âmenti sul sintetico e poi, per le caratteristiche dei nostri attaccanti e per il nostro modo di giocare, con la palla a terra, può andare bene. Di sicuro è molto, molto veloce riÃ?Âspetto a quelli cui siamo abituati”. I siciliani sanno bene quali armi sfruttare al meglio: “Noi abbiaÃ?Âmo una notevole qualità , ma parlo anche dello spiÃ?Ârito, della voglia, del caÃ?Ârattere diquesta squadra. La rete di MicÃ?Âcoli, in fonÃ?Âdo alla parÃ?Âtita, dimoÃ?Âstra proprio questo: nonmolliamo mai. Non lo faremo nemÃ?Âmeno qui a Thun, contro una squadra che ha già giocato 6 partite ufficiali e non ha mai perso”. Pioli ha già ben in mente come affrontare la gara: “Sarà fondamentale non prenÃ?Âdere gol. Meglio se ne facÃ?Âciamo uno nel primo temÃ?Âpo, ma a me andrebbe beÃ?Ânissimo restare in partita fino alla fine, perchè posÃ?Âsiamo deciderla anche negli ultimi minuti. E poÃ?Âtremo riuscirci solo se, riÃ?Âspetto all’andata, faremo meglio due o tre cose: la finalizzazione, l’attenzioÃ?Âne e l’aggressività . Non dovremo concedere al Thun le ripartenze come invece è successo giovedì scorso. Più compattezza, più pressione, meno suÃ?Âperficialità . Non dobbiaÃ?Âmo farli giocare in vertiÃ?Âcale”, le parole apparse sul Corriere dello sport.