Palermo, Zamparini: «Iachini, ciclo finito. Dybala fenomeno» - Calcio News 24
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2015

Palermo, Zamparini: «Iachini, ciclo finito. Dybala fenomeno»

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Il presidente rosanero: «Juve? Non è così forte»

«Trecentocinquanta milioni di euro di fatturato contro sessanta: è dura fare miracoli. In realtà, sto rivedendo la partita e devo dire che non hanno fatto una grande partita, specie nel primo tempo. Leggendo i giornali, sembra ci abbiano stracciato: lo hanno fatto negli ultimi tre minuti, quando la squadra era sbilanciata per cercare il pari». Maurizio Zamparini, intervistato dai microfoni di Radio Rai, commenta così la sconfitta del Palermo con la Juventus.

CICLO FINITO – «Non è vero che siamo molto giovani – prosegue Zamparini – i giocatori d’esperienza ci sono, anche se magari ieri non hanno giocato. La squadra è con Iachini? Per me era un ciclo finito, perché non era più lo stesso. E basta con la storia di Maresca: la squadra rappresenta la società, non un singolo giocatore. Spero di non doverlo richiamare in caso di andamento negativo con Ballardini».

PAULITO – Ieri Paulo Dybala è tornato al Barbera e ha incantato con le sue giocate: «Il ragazzo è arrivato a Palermo a diciotto anni, è un fuoriclasse e io sono contento che stia facendo bene. Sarà sempre più forte e gioca con tanti compagni che parlano la sua stessa lingua. Muscoli gonfiati? E’ un invito che ho fatto così, e che comunque dico anche ai miei allenatori. Non sono un fisioterapista, ma dopo tanti di anni qualcosa capisco. Troppa potenza rischia di far perdere velocità, questo è il mio pensiero».

VAZQUEZ – Quanto a Franco Vazquez, Zamparini spiega: «Grossi club si sono avvicinati a me per gennaio, ma resterà fino a giugno. Però, capite che è difficile? Se il giocatore sente le offerte di queste squadre, con ingaggi triplicati o di più, non lo posso tenere nemmeno con le catene. In ogni caso, per questa stagione non si muove. Lega? Le istituzioni si sono incancrenite, non ci sediamo attorno ad un tavolo a discuterne perché se lo facessimo dovremmo cambiare tutto. Sono orgoglioso di avere un Palermo in Serie A e con un bilancio alla pari, oggi molto dipende dai soldi: Defrel ha detto no alla nostra città, bellissima, e preferito andare al Sassuolo».