Pallotta: «Stadio? A giugno l'inizio dei lavori. Spalletti? Il futuro dipende da lui. Su Totti...» - Calcio News 24
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Pallotta: «Stadio? A giugno l’inizio dei lavori. Spalletti? Il futuro dipende da lui. Su Totti…»

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James Pallotta, presidente della Roma, ha parlato del futuro di Spalletti e Totti, della sfida con il Sassuolo, del Lione, dello stadio e di tanto altro

James Pallotta, presidente della Roma, ha parlato a “Premium Sport” del futuro del club giallorosso, del nuovo stadio, della sfida con il Sassuolo, del futuro di Totti e Spalletti e non solo: «Avevo delle situazioni positive oggi. Ho incontrato la squadra a Trigoria ed ero positivo. Con il Lione avevamo fatto bene e anche oggi ho visto una buona Roma anche se nel primo tempo non siamo partiti molto bene, però Spalletti ha dato ottime indicazioni nell’intervallo e non ci sono state più le sgroppate del Sassuolo e la Roma ha vinto meritatamente. Nuovo stadio? Tutto si sta evolvendo nel migliore dei modi, abbiamo fatto degli incontri importanti e a giugno speriamo di iniziare i lavori. Spalletti? Spero possa rimanere, c’è un buon rapporto con lui, è un tecnico ideale per noi, è molto bravo anche tatticamente per questa Roma. Sicuramente fino a maggio sarà il nostro allenatore e poi dipende da lui, mi piacerebbe che rimanesse».

PALLOTTA SU TOTTI, MERCATO E STADIO – Prosegue Pallotta: «Totti? Non parliamo della partita? (ride, ndr).Pensavo si parlasse della partita. Secondo me rimarrà, ne abbiamo parlato ma non dipende da me ma solamente da lui. Certo, mi farebbe piacere se restasse: lui ha ancora un contratto e poi sei anni garantiti da dirigente, c’è tempo. Il nostro obiettivo è andare in Champions League. Ora c’è la sosta ed è una buona notizia ma tanti calciatori non si riposeranno perché andranno in Nazionale. Il weekend è stato positivo perché abbiamo aumentato il vantaggio sull’Inter. Bilancio della mia gestione? C’è una doppia dimensione: sono soddisfatto delle qualificazioni in Champions in questi anni ma il doppio cartellino rosso con il Porto ha condizionato questo scenario, poi c’è l’aspetto strategico che è legato con lo stadio e non è facile competere senza uno stadio di proprietà. Con lo stadio investiremo di più. Non voglio spendere 100 milioni per nomi che poi non servono alla squadra».