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2015

Siamo certi che non serva a nessuno?

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La seconda vita di Alexandre Pato: pienamente recuperato, attende la chiamata dalla Serie A

Alexandre Pato lancia messaggi inequivocabili alla Serie A: il suo desiderio è quello di fare ritorno in Italia e dunque nel calcio di primissimo rilievo, confrontarsi ancora ai livelli che spettano al suo talento. Classe ’89, di proprietà del Corinthians ma in prestito al San Paolo, sente di avere una carriera davanti a sé e non poterla consumare interamente in patria.

BRASILE TAPPA DI RILANCIO – Sul livello del calciatore oggettivamente soltanto qualche incosciente potrebbe dubitare. Parliamo di uno che nei tre campionati e mezzo disputati con la maglia del Milan e da atleta sano ha collezionato i seguenti numeri: 9 gol in 18 partite (2007-08), 15 in 36 (2008-09), 12 in 23 (2009-10) e 14 in 25 (2010-11). Una macchina perfetta da una rete ogni due gare (50 in 102), poi i noti tormenti fisici che ne hanno irrimediabilmente condizionato la restante fetta dell’esperienza rossonera. Da lì la decisione di fare rientro in patria per trovare le cure migliori e quella necessaria serenità per rilanciare le sue quotazioni: ed in Brasile, tra Corinthians e soprattutto San Paolo, Pato ha cominciato a giocare e segnare.

PRONTO PER IL RIENTRO? – Due fattori parimenti cruciali: a giocare prima di tutto, Pato non si è più fermato dal ritorno in patria ad oggi collezionando ben 136 presenze tra campionato Paulista, Brasileiro, Coppa del Brasile e Copa Libertadores. Risultano 46 le reti complessive totalizzate dal Papero nella sua seconda vita brasiliana ma sono i recenti standard di rendimento a lasciar intravedere segnali incoraggianti: il calciatore si è lasciato alla spalle le noie muscolari che lo hanno costretto ad abbandonare il calcio europeo, si è assolutamente ritrovato sotto il profilo della continuità e non è intenzionato ad accontentarsi di questi progressi e sedersi definitivamente sulle comodità del calcio brasiliano. Pato non ha mai fatto mistero di voler giocare nuovamente sui prati italiani e dunque sul piatto della bilancia ci va anche l’aspetto motivazionale di un calciatore tutt’altro che rassegnato.

OCCASIONE PER LA SERIE A – Sono diverse le squadre di fascia alta o medio-alta alla ricerca di un attaccante: per garantire all’allenatore valide alternative, per completare il pacchetto offensivo con una pedina in grado di giocarsi le proprie carte. Carte che Pato possiede indiscutibilmente: al Napoli da vice Higuain, alla Lazio da alternativa a Djordjevic e Klose per elevare il livello tecnico del reparto, alla Fiorentina in cerca di attaccanti prolifici, perché no all’Inter da vice Icardi. L’operazione non si incentrerebbe su cifre esorbitanti: la sensazione forte è quella che, complice la manifesta volontà del calciatore, si possa chiudere su parametri assolutamente abbordabili. Una decina di milioni per una intrigante scommessa: riportare Pato in Italia e vederlo all’opera da calciatore pienamente recuperato. O meglio rivederlo: se i ricordi non mentono, quando il brasiliano sta bene è fenomeno vero.