Percassi: «Mercato positivo ma aperto, ci piace Sartori» - Calcio News 24
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2014

Percassi: «Mercato positivo ma aperto, ci piace Sartori»

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Il presidente nerazzurro: «Giovinco? Non lo abbiamo nemmeno preso in considerazione»

SERIE A PERCASSI ATALANTA – Intervistato a margine della presentazione ufficiale dell’Atalanta, Antonio Percassi, presidente nerazzurro, ha ribadito gli obiettivi del club: «Siamo già in clima campionato, e se devo essere sincero sono molto felice per l’accoglienza dei tifosi nella giornata odierna. Europa? Lasciamo perdere… Il nostro obiettivo è quello di salvarci e ogni anno diventa sempre più difficile, per cui serve restare concentrati e con i piedi per terra. Mercato chiuso? No, è ancora aperta, sia in entrata che in uscita. Sono molto contento per quello che Marino ha fatto».

ATTENZIONE A SARTORI – In entrata, a livello societario, c’è Sartori, ex direttore sportivo del Chievo: «Puntiamo a strutturare la società con top manager, abbiamo deciso e concordato con Marino di migliorare anche sul settore giovanile. Per quanto riguarda la prima squadra, vogliamo inserire una figura che abbia conoscenza anche a livello internazionale. Sartori è uno dei due o tre candidati, vedremo insieme al direttore. Abbiamo inserito  a fianco di Favini e Finardi un top manager come Costanzi».

MERCATO – Per quanto riguarda il mercato, invece, Percassi ha le idee chiarissime: «Giovinco non rappresenta nemmeno un sogno, perché non è stato preso in considerazione. Yepes? Ha concluso il campionato in crescendo, parleremo con lui. Siamo soddisfatti di quanto fatto sin qui, c’è più qualità in squadra, ma qualcosa potremmo ancora fare in entrata. Adesso serve lo stadio pieno, saranno il dodicesimo uomo in campo».

ETÀ FALSO PROBLEMA –Quanto ai problemi in Figc, il numero uno nerazzurro ha dichiarato: «Serve un presidente federale che ci rappresenti e porti avanti un programma condiviso da tutti. L’età è un falso problema, serve una persona capace di affrontare un programma definito, che sia all’altezza della situazione. Un buon manager perché, di fatto, la Federazione è un’azienda. Conta che sia fresco di idee e metta in pratica il programma».