Piacere Napoli, sono Gonzalo Higuain: tripudio partenopeo - Calcio News 24
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2014

Piacere Napoli, sono Gonzalo Higuain: tripudio partenopeo

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Supercoppa Italiana, il Napoli fa conoscenza con il vero Higuain e batte la Juventus in una serata da ricordare

E’ stata una grande serata di calcio. A prescindere dalle appartenenze. Questo sport merita dimostrazioni del genere per scacciare via strani fantasmi: il calcio italiano non tira più, è un fenomeno decadente, eccetera eccetera. Napoli e Juventus invece in quel di Doha hanno offerto un vero spettacolo lasciando in eredità un evento di rara portata emozionale.

HA VINTO CHI HA MERITATO – Sì, ha vinto chi ha cercato questa vittoria con maggiore impeto: il Napoli ha trovato la forza di recuperare due volte una squadra decisamente più attrezzata sotto ogni profilo ed ha per larghi tratti dominato la contesa impegnando un Buffon versione Germania 2006 in miracoli che hanno ricalcato i suoi tempi migliori. Certo, dopo il gol del momentaneo 1-1 ha sofferto il ritorno della Juventus ma non poteva essere altrimenti dopo settanta minuti disputati ad altissima intensità e considerando il valore intrinseco dell’avversario: ma – dopo il clamoroso errore che ha portato al primo vantaggio di Tevez, l’ennesimo svarione della difesa che ha costretto i partenopei ad una gara tutta in rincorsa – nel finale si è difeso con relativo ordine piegandosi soltanto di fronte ad una prodezza del fenomeno argentino.

ECCO HIGUAIN – Ma questa sera, se possibile, c’è stato in campo un argentino in grado di fare ancor meglio dello straripante connazionale e prendersi tutta la scena della Supercoppa Italiana: è stata la notte di Gonzalo Higuain. Il Napoli finalmente viene a conoscenza del suo pezzo da novanta, del suo attaccante da 40 milioni di euro, del leader tecnico, di chi ha in concessione da madre natura tutti gli strumenti per cambiare il volto di una gara anche contro un avversario del calibro della Juventus. Sì è vero, durante la scorsa stagione si sono registrati sprazzi di Higuain in formato super: i quattro gol nello stregato girone di Champions League ed alcune partite dominanti in campionato fino al delicato avvio dell’attuale stagione, segnato dalla doppia delusione della finale del Mondiale e del playoff Champions di Bilbao. Ma Napoli attendeva qualcosa del genere. Voleva salire sulle sue spalle ed essere trascinata al successo: il Pipita stasera ha letteralmente incantato siglando due gol decisivi, capitalizzando l’enorme bagaglio qualitativo a disposizione e – finalmente – lottando su ogni pallone. L’aggressività inscenata dall’ex centravanti del Real Madrid ha funzionato da segnale per l’intera squadra e fine psicologo si è rivelato in tal senso Rafa Benitez: ha creato ad arte un assurdo dualismo con Duvan Zapata per scavare nell’orgoglio di Higuain e tirare fuori una prestazione del genere. Da campione indiscusso.

GLI EFFETTI DI DOHA – Cosa lascia in eredità la Supercoppa di Doha? Innanzitutto le sensazioni di una serata difficilmente ripetibile con questo copione: il doppio vantaggio bianconero puntualmente recuperato dal Napoli, lo splendido faccia a faccia Tevez-Higuain ed una lotteria di rigori letteralmente da infarto per chi vive appuntamenti come questi con tutto il carico di passione che si ha dentro. E poi si sa: per i napoletani vincere contro la Juventus ha sempre un sapore diverso. Un gusto unico. Guardando avanti, con una classifica da consolidare ed un’Europa League tutta da vivere, il primo a sperare in ricadute positive è proprio Benitez: a questo Napoli mancano continuità, equilibrio e – paradossale per una piazza del genere – entusiasmo. E’ quest’ultimo a poter smuovere il tutto e consegnare anche i primi due aspetti, a patto che la lezione sia stata accuratamente appresa: in campo ci si va sempre come se contro ci fosse la Juve, Gargano docet. Capitolo bianconero: il partito dei detrattori di Allegri si starà fregando le mani. Eccolo, diranno, al momento di sollevare il primo trofeo si è perso contro una squadra dal valore complessivo inferiore. Difficile però al momento ipotizzare effetti negativi sul cammino della squadra: prima in campionato, agli ottavi di Champions League e sicura di sé. Stavolta ha perso perché si è ritrovata contro un Napoli indomito ma è la realtà più attrezzata d’Italia, guidata da un bravo allenatore. Oggi, però, toccava ad Higuain e compagni.