Pioli: «Lazio, è ora di vincere» - Calcio News 24
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2015

Pioli: «Lazio, è ora di vincere»

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Il tecnico laziale: «Il mio modello è Guardiola»

Stefano Pioli non ha scelto la Lazio, è stato chiamato in causa da Tare e dalla società: lo rivela Pioli stesso spiegando i retroscena del suo arrivo a Roma ormai più di un anno fa. Il tecnico della Lazio racconta che fin dal primo incontro con Lotito ebbe sensazioni positive riguardo l’incarico e afferma che la Lazio è una tappa importante per la sua crescita, un club ambizioso dove poter essere ambiziosi. Pioli poi parla dei suoi punti di forza ovvero un rapporto di professionalità e la costante ricerca del bel gioco aggiungendo che il suo essere educato e rispettoso non è sintomo di una mancanza di personalità.

VINCERE – «L’obiettivo alla Lazio è vincere qualcosa, l’anno scorso ci meritavamo la Coppa Italia. Se diamo il massimo ci giochiamo le nostre carte in tutte le competizioni» afferma Pioli, secondo il quale è troppo presto per parlare di pretendenti allo Scudetto sebbene in troppi tra gli addetti ai lavori non considerino la Lazio tra le più quotate. Pioli si sofferma anche sui complimenti fatti dal figlio di Maestrelli e analizza il calciomercato: «Il mio ruolo è allenare, do anche indicazioni alla società visto l’ultimo anno. Abbiamo preso giovani buoni ma, certo, non potevamo prevedere che avremmo giocato il preliminare di ritorno con molti infortuni».

MODELLI – Pioli a proposito del preliminare vorrebbe rigiocare la partita di Leverkusen con la squadra al completo e sente anche uno spirito di rivincita nei confronti della Juventus, con cui ha sempre perso da quando è alla Lazio. A livello di rosa biancoceleste Pioli elogia i difensori come de Vrij, Hoedt e Gentiletti e poi parla del suo modello di riferimento: «Conosco Guardiola e lo apprezzo molto, mi piace la sua filosofia di coniugare il gioco con il risultato, poi ha Müller che interpreta perfettamente questo credo». A Il Corriere dello Sport infine Pioli conclude: «Vorrei che io e l’ambiente Lazio fossimo soddisfatti a fine stagione. Anderson? Giovane interessante e volenteroso, deve migliorare senza palla».