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Portiera del Gambia morta: lutto al braccio in Serie A?

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Il sogno spezzato di Fatim Jawara, portiera del Gambia U17: è morta nelle acque del Mediterraneo a fine ottobre nel tentativo di raggiungere Lampedusa

AGGIORNAMENTO – Il giornalista bolognese Luca Bottura ha lanciato, tramite una petizione su Change.org, al presidente della Figc Carlo Tavecchio, l’appello di far scendere i calciatori della Serie A in campo con una fascia nera al braccio, così da ricordare Fatim Jawara.

Nelle acque del Mediteranneo si è consumata un’altra tragedia, l’ennesima morte di un migrante in cerca di un futuro migliore nel Vecchio Continente. Questa volta, però, a rimetterci la vita è stata una ragazza di soli 19 anni con le speranze di diventare calciatrice di professione nei grandi campionati: Fatim Jawara era stata colei che, in occasione degli Europei di categoria tenutisi nel 2012 in Azerbaijan, aveva difeso i pali della Nazionale femminile U17 del Gambia.

I FATTI – Fatim era partita dalla sua terra e aveva attraversato il deserto del Sahara per raggiungere Misurata, in Libia, da dove avrebbe dovuto imbarcarsi per arrivare finalmente a Lampedusa: il gommone che le avrebbe dovuto aprire nuove prospettive di vita, però, non è mai arrivato a destinazione e si è ribaltato nella notte di giovedì 27 ottobre. Solo 29 i superstiti, 97 non ce l’hanno fatta. Tra questi, probabilmente, anche lei. La petroliera che ha soccorso i migranti ha riportato cadaveri e sopravvissuti in terra libica, ma la sua morte è più che presunta.
IL COMUNICATO DELLA GFF – La federazione calcio del Gambia è stata avvertita dall’intermediario che la ragazza aveva pagato per il viaggio fino a Misurata. Queste le parole del presidente Lamin Kaba Bajo: «Ho ricevuto oggi la notizia – si legge sul comunicato pubblicato il 30 ottobre -. E’ un vero shock, la ragazza aveva talento. Ricordiamo bene quando alcuni mesi fa aveva parato un rigore alle scozzesi (novembre 2015, contro il Glasgow Girls FC, ndr) durante un’amichevole della nostra nazionale. Fatim era sulla via che porta a pascoli ben più verdi. Ma il modo in cui è morta è semplicemente scioccante e pietoso. Noi della Gambian Football Federation ne siamo davvero rattristati e a nome della federazione esprimo le condoglianze alla famiglia e al club in cui Fatim giocava il nostro campionato, i Red Scorpions».
LE PAROLE DELL’ALLENATRICE – A ricordarla con amore anche Choro Mbenga, sua allenatrice e selezionatrice aggiunta delle nazionali giovanili del Gambia: «Era coraggiosa. E coraggiosamente sempre dalla parte delle sue compagne. Una portiera di grande qualità – riporta repubblica.it – ci mancherà davvero». Un episodio doloroso che sarà sicuramente molto avvertito anche in Italia: nel nostro Paese, infatti, i gambiani occupano il quarto posto nella classifica dell’affluenza dei migranti.