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Champions League

Precedenti Juve-Monaco: solo gioie per i bianconeri

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Precedenti Juve-Monaco: solo ricordi positivi per la Vecchia Signora, che eliminò i monegaschi dalla Champions League nel 1998 e nel 2015. Ma poi in finale per i bianconeri furono dolori

L’urna di Nyon dice Monaco. E la Juve sorride. Perché i precedenti contro i monegaschi fanno ben sperare e sono certamente bene auguranti in vista della doppia sfida in semifinale. Le due squadre si sono affrontate solamente in confronti ad eliminazione diretta: doppia semifinale nel 1998 e doppio quarto di finale nel 2015. In entrambe le occasioni a passare il turno è stata la Vecchia Signora. Che però, sia nel 1998 che nel 2015, ha perso la finalissima di Champions League: la prima contro il Real Madrid, la seconda contro il Barcellona. E quest’anno la Juve, nel caso in cui dovesse qualificarsi per l’ultimo atto della massima competizione europea, si ritroverà ad affrontare certamente una spagnola, che sia Real Madrid o Atletico Madrid. Non proprio una coincidenza forrtunata…

LA DOPPIA SFIDA DEL 1998 – La Juve di Marcello Lippi, una corazzata reduce da tanti anni di gloria in Italia e in Europa, si ritrova in semifinale di Champions League un Monaco in cui giocavano due stelle che i tifosi bianconeri avrebbero poi conosciuto bene: Thierry Henry e David Trezeguet. Il primo approderà a Torino nel 1999, il secondo l’anno dopo. Il teatro della partita di andata fu il Delle Alpi. E il primo aprile ’98 i bianconeri fanno la voce grossa: netto 4-1 ai francesi e finale in pugno. Una splendida punizione di Del Piero alla mezz’ora rompe il ghiaccio, ma la Juve si fa raggiungere al 45’ da Costinha. Nei minuti di recupero ci pensa ancora Pinturicchio a realizzare su rigore il 2-1. Al 62’ altra magica punizione di Del Piero, che vale il terzo gol. Il sigillo finale è invece di Zidane, che allo scadere calcia dal limite dell’area e fulmina Barthez. Al ritorno nel Principato, il 15 aprile, il Monaco si impone 3-2. L’infortunio di Inzaghi complica i piani della Juve. Al suo posto entra Amoruso, che al quarto d’ora del primo tempo mette in ghiaccio la finalissima. L’autogol di Conte, Henry e Spehar lanciano i padroni di casa, ma anche in virtù del gol di Del Piero al ’74 la Vecchia Signora non corre rischi e si qualifica. Ma in finale quel gol (in fuorigioco) di Predrag Mijatović regalò la coppa dalle grandi orecchie al Real Madrid.

LA DOPPIA SFIDA DEL 2015 – Superato l’ostacolo Borussia Dortmund agli ottavi di finale, la Juve pesca il Monaco e affronta i quarti di finale contro una squadra nettamente inferiore. Anche se, nella doppia sfida, la differenza non è poi così evidente. L’andata si gioca allo Juventus Stadium e i bianconeri di Allegri faticano a sfondare il muro biancorosso. Ma al ’57 è il rigore di Arturo Vidal a sbloccare il risultato: l’1-0 di Torino avvicina la Juve alla semifinale di Champions League, ma la qualificazione è ancora aperta. Quella di ritorno del Louis II si preannuncia una gara molto complicata. E lo sarà, anche con qualche polemica. Perché il Monaco chiede un rigore al 36′: Kondogbia si infila tra Chiellini e Vidal, ma il francese cade. Il contatto c’è e si concretizza dentro l’area. I due giocatori della Juve toccano prima Kondogbia e poi il pallone, ma l’arbitro Collum non punì l’intervento all’interno dei sedici metri bianconeri.

Lo 0-0 vale il passaggio alla semifinale, vinta contro il Real Madrid, ma nella finale di Berlino il Barcellona fa festa: 3-1 e Champions League ancora una volta in viaggio verso la Spagna. Viaggio che la Juve, quest’anno, spera di poter deviare verso l’Italia. Ma prima c’è il giovane e brillante Monaco di Jardim da superare, altro che vittima sacrificale…