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Neymar

Rumors che diventano sempre più insistenti: il PSG ha le mani sulla stella di Neymar Jr.

Gira tutto intorno ad un numero: il 2. Aggiungendo due zeri viene fuori 200, il 200%, la percentuale con cui il vicepresidente Jordi Mestre ha rassicurato la piazza catalana sulla permanenza di Neymar Jr. al Barcellona. Aggiungendo però altri due numeri due si ha un 222 tondo tondo: l’importo della clausola rescissoria pendente sul contratto che lega il fenomeno brasiliano al club spagnolo. Cifra che non spaventa il PSG, con il patron Nasser Al-Khelaifi pronto a tutto pur di accaparrarsi il meglio che c’è in circolazione: sarebbe l’affare del secolo, l’acquisto più imponente nella storia del calcio.

Neymar-PSG, ancora il 2

Ma non si spegne qui la ricorrenza del numero due in questa storia: aggiungendo un cinque ad esempio otteniamo un bel 25, la proposta di ingaggio netto che il Paris Saint Germain ha recapitato sul tavolo del padre ed agente di Neymar, secondo diverse fonti vicine al calciatore già in viaggio per Parigi per provare a chiudere l’accordo. E se così fosse, se venisse anche confermata la volontà del club francese di versare nelle casse del Barcellona l’importo della clausola rescissoria, i catalani non avrebbero modo di opporsi. Magari proverebbero a rilanciare sul contratto, cercando un’intesa che possa scongiurare l’addio, ma in tal caso sarebbe da analizzare la reale volontà del fuoriclasse sudamericano. E torniamo ancora una volta al numero due: Leo Messi e Neymar Jr. Quanto può durare? Abbiamo assistito ad un incanto intendiamoci, ad una congiunzione di talento puro probabilmente mai riscontrata nella storia di questo sport, ma proprio per questa ragione le due figure sono talmente ingombranti da dover inevitabilmente far pensare, un giorno, alla loro separazione. Consensuale: ognuno per la sua strada, da leader indiscussi delle proprie carovane, per poi darsi l’appuntamento in Russia, tra un anno al Mondiale, nell’ipotetico e pirotecnico derby sudamericano tra Argentina e Brasile. Quello clamorosamente mancato tre anni fa. Loro, con quegli epici numeri dieci sulle spalle.

Rivoluzione francese

Se a muoversi è il calciatore appena valutato dal CIES come il più prezioso del momento, beh, l’impatto della rivoluzione è sotto gli occhi di tutti: Neymar Jr. si porterebbe dietro un boato tale da scuotere i confini del calcio, da riscriverli, da costringere a rileggere il tutto in altra chiave. Il PSG avrebbe portato in Francia, in un campionato non di primissima levatura quale la Ligue 1, il calciatore più caro del momento, l’unico alter ego immaginabile al duopolio Messi-Ronaldo. Senza nulla togliere al processo già innescato nei recenti anni, lì dove il club parigino è stato in grado di attrarre pezzi da novanta del palcoscenico internazionale, l’operazione Neymar andrebbe ad alterare le logiche: nessun club italiano per intenderci avrebbe la forza per poter soltanto ipotizzare una manovra del genere. Neymar in Ligue 1 porta la Ligue 1 su un altro pianeta rispetto a quello attuale: basta l’annuncio, poco importa di quello che poi accade.

Il Psg di Neymar

A maggior ragione che poi il Paris Saint Germain andrebbe considerato a tutti gli effetti un candidato d’élite per la conquista della prossima Champions League: ancora una volta non si offenda nessuno, neanche il buon Ibrahimovic qualora dovesse capitare su queste pagine, ma l’unica candidatura all’altezza dell’obiettivo massimo sarebbe questa. Con Neymar Jr, il Psg di Neymar Jr. Per quanto concerne quel che è accaduto finora nell’era Psg-Al Khelaifi, ci si è soltanto girati intorno. A malapena, facendo un po’ finta di crederci tutti. Neymar altera la bilancia, è Neymar a muoversi. Il Psg di Neymar sarebbe quello che non è accaduto finora. La visione del mondo in due blocchi – il Barcellona di Messi ed il Real Madrid di Ronaldo – dovrebbe ospitare il terzo incomodo. Il brasiliano non vivrebbe più nell’eco dell’argentino ma lancerebbe la sua candidatura al Pallone d’Oro, che da ben dieci anni non conosce altro proprietario se non loro. Per intenderci: nel 2015 lo avrebbe anche meritato, da capocannoniere della Champions League vinta nell’anno del Triplete, stagione in cui con i suoi 39 gol aveva compensato alla perfezione l’assenza per infortunio di Leo Messi. Ma nel Barcellona, appunto, c’era Messi. E non se ne fece nulla. Storia di quei due, Messi e Ronaldo. Quei tre, con Neymar altrove, libero di spiegare le ali. Qualche ora per comprendere se si è trattato di rumors o se si è concretamente al cospetto del botto del secolo.

https://www.youtube.com/watch?v=6C_DI-jH7T4