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2014

Quello che l’agente non dice: Ascari Associati

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L’appuntamento periodico per conoscere meglio gli agenti italiani

Serie A, se ci sei batti un colpo. Entriamo nell’ultima settimana di calciomercato, sette giorni per dare lustro a una sessione che ha visto ben poche cose interessanti da raccontare. Entrano in scena gli agenti Fifa, chiamati a raddoppiare le forze. Il mercato si trasferisce all’Ata Hotel Executive di Milano. Agenti, dirigenti, giornalisti e giocatori ben mescolati in unico calderone. Resta da valutare se il minestrone sarà ben saporito, staremo a vedere. Il gruppo facente capo ad Eugenio Ascari si è mosso con molto anticipo, piazzando i loro gioielli. Massimiliano Ricci, Emanuele Ricci, Andrea Bagnoli, Eugenio Ascari e l’avvocato Daniele Casciani. Un team ben coeso e che negli anni ha assunto un ruolo specifico importante nel calciomercato italiano ed estero, scopriamo perché.

POKER DI STELLE – Anche loro, diciamo la verità, si meritano quattro stelle piene. Eugenio Ascari è uno degli agenti con maggiore esperienza internazionale, operatore attento da vent’anni questa parte. Dal 1988 al 1992 lavora a stretto contatto con Antonio Caliendo, manager storico di Trezeguet e attuale proprietario del Modena.Una sorta di maestro, quattro anni di apprendistato importanti per Ascari che in quegli anni inizia a confrontarsi con giocatori di primo livello. Nell’87’ aprì una succursale della società di Caliendo, la Internacional public sport a Firenze. Gestivano i giocatori di Caliendo, insieme a Barend Krausz, e cercavano di reperire giovani di talento. La prima procura? Nicola Caccia, ai tempi attaccante di belle speranze della Primavera dell’Empoli. Nonostante decise di staccare il cordone ombelicare da Caliendo, Ascari rimase in stretto contatto con Settimio Aloisio, l’ex socio. Procure importanti, da far venire l’invidia ai colleghi. I nomi? Vere e proprie istituzioni del calcio argentino come Caniggia e Batistuta, per citarne due. Sono anni fondamentali nel suo percorso professionale, Ascari viaggia molto in Argentina e inizia ad allargare i propri orizzonti. Con l’Argentina un canale preferenziale, in quegli anni erano molto frequenti i viaggi nel Sud America. Dopo un solo anno chiuse la collaborazione con Aloisio per passare con Roberto Settembrini. Per il quale gestiva le procure di giocatori di primissimo livello. Tre suq quattro hanno reso grande la Lazio a parliamo del ‘Cholo’ Simeone, di Lucas Castroman e di Antonio Chamot. La svolta epocale, segnata in rosso, arriva nel 2004. Ascari lavorava a stretto contatto con Andrea Bagnoli, ex giocatore e poi diventato suo socio in affari. Da li prese corpo un’idea interessante ovvero una collaborazione con Massimiliano e Manuele Ricci, figli del direttore sportivo Nelso. Manuele Ricci ai tempi lavorava a Rio de Janeiro e aveva una grande conoscenza del mercato carioca. Nel 2005 portarono Paulinho al Livorno, nel 2006 Eder all’Empoli. Due ottimi colpi considerando a che livelli sono arrivati entrambi gli attaccanti. Chiamasi lungimiranza, perchè Paulinho ce ne ha messo di tempo per sfondare nel nostro campionato. Molti addetti ai lavori non lo ritenevano adatto al campionato italiano, molti ma non Massimiliano Ricci che ne detiene ancora la procura. Pur lavorando insieme, collaborando in ogni singolo passo, le procure naturalmente sono divise. Avremo modo di tornarci più tardi, spiegando nel dettaglio. Con il tempo Ascari decise di lasciare l’Argentina, i suoi viaggi si concentrarono su Brasile, Cile e Perù. In questa sessione di mercto hanno operato decisamente bene, portando denaro fresco nelle casse del Livorno con la cessione di Paulinho che in due stagioni ha segnato qualcosa come 35 reti. Sorridono dall’Al-Arabi ma anche il brasiliano che strappa un ricco contratto. Operazioni importanti a lungo termine sono quelle del brasiliano Maicon, classe 93’, passato al Livorno o di Lorenzo Venuti, chiamato a confermare quanto di buono fatto vedere nella Primavera della Fiorentina a Pescara.

GLI ASSITITI – Il gruppo Ascari ha sempre mantenuto una scuderia di giocatori importanti. Nel passato, sul versante italiano, annoveravano le procure di giocatori come Oddo, Vannucchi, Amoroso e Malusci. In questi ultimi anni, per precisa intenzione aziendale, si è cercato di allargare potafoglio con giovani di prospettiva. Una scelta coraggiosa e anche un pò rischiosa, il tempo dirà fino a quanto produttiva. Prospetto molto interessante è quello di Mattia Muroni, centreocampista classe 96′ aggregato alla prima squadra del Cagliari. Zeman lo farà crescere come ha spesso fatto con i giovani nel passato, una scommessa interessante questa. Avrà bisogno di un pò di tempo Lorenzo Venuti, fermo ai box dopo l’infortunio subito nella scorsa stagione. La Fiorentina crede molto nel giocatore, ottima la scelta Pescara per il talentino viola che ha fatto infuriare il Pisa. Motivo? Il direttore Vitale lo aveva messo in cima alla lista, c’era una sorta di promessa ma poi è stata fatta la scelta adriatica e di una categoria superiorie, al momento. Da seguire con molta attenzione anche Andrea Arrighini, 15 gol nella passata stagione con il Pontedera. Ascari ha ceduto alla pressione dell’Avellino, una piazza calda e che lo ha già preso in adozione. Giovani interessanti sono anche Alessandro Piu, trequartista dell’Empoli Primavera nel giro della Nazionale under 18, e Alessandro Bacci, portiere classe 95′ di proprietà della Fiorentina ma in prestito al Tuttocuoio. I giocatori più importanti sono senza dubbio quattro: Emerson e Maicon del Livorno, Eder della Sampdoria e Pualinho dell’Al-Arabi. I primi due  sono di Andrea Bagnoli,Eder è di Massimiliano Ricci, Paulinho invece è di Emanuele Ricci. Non è stata una trattativa facile quella di Maicon, esterno classe 93′, autore di una positiva stagione a Reggio Calabria. Fondamentale il ruolo svolto dall’agente Bagnoli che ha tenuto in piedi i discorsi tra due Presidenti come Lillo Foti e Aldo Spinelli. Il Livorno lo ha cercato fin dalle prime battute di questo mercato ed è ruscito a strapparlo ad una nutirita concorrenza. Ne sentiremo parlare. Complessa e molto laboriosa è stata anche l’estate di Ricci, impegnato nel cercare la migliore soluzione economica e tecnica per Paulinho. Alla fine ha vinto la prima strada, facendo felice il Presidente Spinelli che ha incassato una bella cifra per il suo gioiello. Peccato, sarebbe stato stimolante vedere ancora nel nostro campionato Paulinho. Il Verona ci ha provato fino all’ultimo ma non poteva pareggiare l’offerta degli arabi. Una scelta diversa che ha permesso al Livorno di poter portare avanti una discreta campagna acquisti e al giocatore di guadagnare molto. A 28 anni si fanno anche queste scelte, si.

AREE DI COMPETENZA – Nella nostra rubrica stiamo rilevando un minimo comune denominatore tra gli agenti: ormai sono pochi quelli che operano solo sul suolo italiano. Occasioni da sfruttare, mercati da verificare. Chi viaggia, si aggiorna, studia guadagna posizioni. Il gruppo Ascari ha operato per anni nei mercati latinoamericani con punte in Argentina, Cile e Brasile. Molto caldo ancora l’ultimo di questi mercati. Nella lunga carriera da agente Fifa, Ascari ha curato diversi trasferimenti dal Brasile ai Paesi dell’est. Nel 2005 è stato portato il brasiliano Alves agli ungheresi dell’Honved, nello stesso anno Aldo Dolcetti divenne l’allenatore grazie al loro lavoro di mediazione. Altro brasiliano portato in Europa, allo Steaua di Bucarest, è Gabri che ai tempi giocava nella Juventude. In tutti questi trasferimenti c’è la firma dei fratelli Ricci, molto attivi in Brasile e grandi conoscitori del mercato brasiliano. Chi si ricorda del bulgaro Chomakov? Arrivò a Lecce nel 1998 con alterne fortune. Pensare che al Lecce poteva andare anche Berbatov, il fenomenale attaccante bulgaro che fece litigare Fiorentina e Juventus. Correva l’anno 2000 e Ascari ci era andato vicino, mancava davvero poco per farlo diventare giallorosso.

I TRASFERIMENTI STORICI – Tra i trasferimenti che hanno dato maggiore lustro al lavoro dello studio c’è quello di Carlos Carmona. Furono proprio Ascari e Bagnoli a portare il centrocampista cileno alla Reggina nel 2008 daila squadra cilena, retrocessa in quella stagione, O’Higgins. Lungimiranza, considerando la crescita del ragazzo. Tre anni prima Eder arrivò all’Empoli dal Criciuma per 500000 euro, altra operazione rivelatasi molto importante. Canale priviliegiato con il Brasile, terra sempre molto florida di grandi giocatori ma anche di meteore. Veniva etichettato cosi anche Paulinho, portato nel 2004 in Italia, al Livorno dalla Juventude. Eugenio Ascari è intervenuto ai nostri microfoni per approndire anche tematiche come l’abolizione dell’Albo degli agenti Fifa: «Come agenti di società o di giocatori abbiamo deciso di allargare il nostro parco giocatori. Stiamo sviluppando maggiori contatti con i settori giovanili, seguiamo molto da vicino la crescita dei ragazzi. Crediamo sia l’unica strada per far ripartire il nostro mondo, bisogna capire appieno l’importanza del settore giovanile. Abbiamo un rapporto diretto con i nostri assistiti, tutte le scelte sono condivise in toto. Sull’abolizione dell’Albo ho una posizione totalmente distaccata, mi lascia indifferente. Tanto alla fine il nostro lavoro non viene mai tutelato, l’iscrizione serve solo alla sottoscrizione di una polizza assicurativa. Credo che non cambierà molto sempre se venga accettata questa riforma. Ci dovrebbero essere delle regole più chiare e rispettate, il resto conta poco».