Quello che l'agente non dice: Giovanni Branchini - Calcio News 24
Connettiti con noi

2014

Quello che l’agente non dice: Giovanni Branchini

Pubblicato

su

L’appuntamento periodico per conoscere meglio gli agenti italiani

Se negli ultimi vent’anni la nostra serie A ha potuto ammirare le gesta di tanti campioni del calibro di Luis Nazario Da Lima Ronaldo e Manuel Rui Costa, giusto per citarne due, lo deve ad uno dei più importanti agenti a livello europeo, Giovanni Branchini. Molto spesso nelle sue interviste rimarca un fattore che contraddistingue i suoi assistiti ovvero lo spessore tecnico e umano. Difficile dargli torto, basti pensare a Roberto Donadoni, Daniele Massaro, Demetrio Albertini. E’ facile intuire che il Milan i migliori affari li ha fatti con lui anche negli ultimi anni. Barbara Berlusconi ha spesso imputato, tra le righe, all’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, di far troppo affidamento su di alcuni agenti. Non era il caso di Branchini, uomo di fiducia di diverse società italiane ed estere come il Bayern Monaco. Qualità che gli vengono riconosciute anche dai colleghi, e non è una cosa da sottovalutare considerando l’accerrima rivalità che spesso interocorre in questo settore. Ma le sue operazioni più importanti e difficili le ha fatte anche con giocatori di medio livello, rivalutando a grandi livelli anche Blerim Dzemaili. Quest’estate è stato molto vicino al colpaccio in salsa bianconera, quando aveva imbastito la trattativa che poteva portare Radamel Falcao alla corte di Massimiliano Allegri. L’operazione non andò in porto perchè il Manchester ha strapagato il prestito, cifre improponibili per qualsiasi club del nostro campionato. Mai una parola fuori posto, serietà e competenza, Branchini è un procuratore a cinque stelle.

CINQUE STELLE – Branchini centellina al massimo i suoi interventi a mezzo stampa e spesso delega ai suoi collaboratori interventi sui suoi assititi. La rete è importante e molto presente in tutto il territorio italiano ed estero. Anche nell’ultima sessione di mercato ha recitato un ruolo da protagonista. Aveva riportato Biabiany a Milano, sponda rossonera, prima che i noti problemi dell’esterno francese bloccassero il tutto. Sempre al Milan stava per portare Blerim Dzemaili che con Benitez aveva perso il posto da titolare al Napoli anche per via del contratto in scadenza nel 2015. Il centrocampista svizzero era stato promesso al Milan che poi non ha affondato il colpo. Poco male, nel giro di pochi giorni Branchini conclude la doppia operazione Pandev-Dzemaili al Galatasaray, un vero numero dieci tra i procuratori.

GLI ASSISTITI – La lista dei giocatori sotto la porcura della Branchini Associati è lunga e annovera giocatori del calibro di Mattia De Sciglio, terzino del Milan e della Nazionale, seguito con interesse dal Real Madrid di Carlo Ancelotti. De Sciglio è uno dei migliori 92′ del mondo, bravo a disimpegnarsi sia a destra che a sinistra. Con i consigli del proprio entourage è destinato a fare una grande carriera. Nel Milan ci sono anche il capitano Riccardo Montolivo, sicuramente uno dei migliori parametri zero acquistati dal Milan nell’ultimo decennio considerando il rendimento offerto. Andrea Poli è un giocatore di grande affidabilità, bravo a cogliere al volo il treno che lo ha portato dalla Sampdoria al club rossonero. Un’operazione che ha fatto felici tutti dopo la delusione per il mancato riscatto dell’Inter nel 2012. In casa Inter gestisce i diritti di un giovane molto interessante, cercato anche dal Sunderland nella pasata stagione. Stiamo parlando del talentino classe 93′ Daniel Bessa, già quattro presenze in serie B al Bologna che ride grazie alla ritrovata vena realizzativa di Robert Acquafresca, altro assistito di Giovanni Branchini. Sempre di proprietà dell’Inter Raffaele Di Gennaro. Nella passata stagione ha lasciato intravedere doti fuori dalla norma a Cittadella, dando un contributo significativo alla salvezza della società veneta. Questa estate poteva accasarsi al Cagliari che lo ha cercato con insistenza ma è stata fatta la scelta di Latina, per crescere passo dopo passo, senza fretta. Tra i portieri figurano anche due pezzi da novanta come Salvatore Sirigu e Sebastian Frey. Il primo ha una leadership indiscussa al Psg ed è considerato uno dei migliori portieri del campionato con un lungo contratto fino al 2018. Il secondo è emigrato in Turchia, al Bursaspor, con il quale è legato da un accordo che scadrà nel giugno 2016. Duecentoventuno presenze e il tatuaggio raffigurante la bandiera rossoblu con i quattro mori sulla gamba destra. Francesco Pisano è una bandiera del club isolano, uno degli ultimi baluardi di un calcio fatto di appartenenza e valori. Segnatevi questo nome in rosso, Arturo Calabresi: difensore centrale della Primavera della Roma allenata da Alberto De Rossi. Branchini è pronto a puntare su di lui, un giovane dal sicuro avvenire. Tra le fila della Juventus militano due suoi giocatori come Angelo Ogbonna e Simone Pepe. L’ex granata è una preziosa risorsa e sta guadagnando sempre più spazio nello scacchiere di Massimiliano Allegri mentre Pepe potrebbe diventare un nome caldo in vista del prossimo mercato di gennaio.

AREE DI COMPETENZA – Le più grandi operazioni degli ultimi anni in casa Bayern Monaco portano la sua firma. Avremo modo di approfondire più avanti, ma il mercato tedesco è in cima alle sue aree di competenza. Uomo di fiducia del glorioso club di Monaco di Baviera, dove i trasferimenti si sviluppano in una certa maniera e alla luce del giorno. Grande capacità nei rapporti istutuzionali e nelle intermediazioni, con contatti importanti anche in Spagna, Portogallo, Francia. In passato anche in America Latina ma adesso ha deciso di cambiare, abbandonando un mercato che non lo entusiasma più, sopratutto per le difficoltà nel trattatare in maniera limpida con i vari fondi d’investimento.

I TRASFERIMENTI STORICI – Branchini, in vent’anni di onorata carriera, si è reso protagonista di tanti colpi di mercato a livello internazionale. Citarli tutti sarebbe impossbile, cercheremo di rimarcare quelli più significativi a partire dalla madre di tutte le operazioni. Correva l’anno 1997 e c’era un attaccante brasiliano che faceva mirabilie con la maglia del Barcellona. Luis Nazario da Lima Ronaldo, portato in Italia proprio dal noto agente Fifa. Branchini ha portato anche Rui Costa e Seedorf al Milan, due tra i migliori interpreti dell’ultimo ventennio calcistico. Passando ai giorni nostri, grande lustro per l’operazione Guardiola-Bayern Monaco. Ruolo fondamentale assunto anche per i passaggi di Toni Kroos al Real Madrid e Mario Mandzukic all’Atletico del Cholo Simeone. Un sorriso l’ha strappato anche alla Roma con l’operazione Benatia che ha portato un treno pieno di milioni direttamente nelle casse del club capitolino. Un maestro e un esempio per tanti giovani colleghi con ancora una grande voglia di aggiornarsi e continuare a decidere le sorti del mercato internazionale.