Roma: mancanza di cattiveria o "pareggite" fulminante?
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Roma: mancanza di cattiveria o “pareggite” fulminante?

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La squadra di Spalletti negli ultimi quattro anni ha lasciato per strada 43 punti figli di 20 pareggi. E il trend non sembra cambiato alla Roma

Ogni pareggio sono due punti persi, almeno questo nell’ottica della Roma che negli ultimi quattro campionati ha collezionato, spesso contro le stesse squadre, troppi risultati dalla X in schedina: salta agli occhi il Sassuolo. Nel 13/14 terminò 1-1, nel 14/15 al fischio finale il tabellone recitava 2-2, stesso identico risultato nel 15/16. Oppure il caso dell’Empoli e del Cagliari, squadre contro cui la Roma ha spesso e volentieri pareggiato.

MANCANZA DI CATTIVERIA O DNA DEBOLE – I casi sono due: o la Roma manca di cattiveria, oppure è una squadra meno attenta e più debole quando deve giocare contro squadre che, sulla carta, le sono inferiori.  E non si può neanche tirare in ballo il fattore campo, contro il Sassuolo al Mapei hanno sempre vinto, all’Olimpico sempre pareggiato. Forse, a questo punto è un misto delle due cose, la mancanza di cattiveria mista a un DNA debole.
Anche all’interno dell’ambiente giallorosso c’è chi vede i due punti persi per strada come ininfluenti in questa fase del campionato, mentre c’è chi li vede come fondamentale differenza rispetto a chi si giocherà lo scudetto (o chi lo ha già vinto, per quelli che vedono un campionato già deciso in partenza). De Rossi vede la differenza con la Juventus proprio nelle gare disputate contro Empoli e Cagliari, per Radja Nainggolan invece quattro punti persi, in questa fase, non influiranno per la corsa al titolo.

CATTIVERIA CERCASIDe Rossi non c’è andato piano, come afferma la Gazzetta dello Sport: «Alla Juventus invidiamo la cattiveria» ha sancito. E forse aveva anche ragione Spalletti a chiamarle “menti malate” dopo la sconfitta contro il Torino. Se non riesci a mantenere il passo e dopo belle prestazioni hai un calo di tensione tale da farti rimontare da una piccola squadra o dover rincorrere per pareggiare un problema sicuramente c’è. L’anno scorso la mancanza di attenzione o cattiveria gli fece perdere il secondo posto a seguito del pareggio contro il Bologna, per l’assurdo 3-3 di Bergamo. Adesso arriva il banco di prova, bisognerà vedere se con le altre piccole il trend sarà il medesimo, tenendo presente che la Roma rischiò di perdere e poi di pareggiare anche contro la Sampdoria quest’anno se non fosse stato per il rigore di Totti conquistato da Dzeko. Magari a quei 43 punti persi in quattro stagioni figli di 20 pareggi e una sconfitta se ne dovranno aggiungere altri.