Szczesny sfida la Juve: «Non sono meglio di noi» - Calcio News 24
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Szczesny sfida la Juve: «Non sono meglio di noi»

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Il portiere della Roma parla della Serie A, del suo rapporto con Luciano Spalletti e del presunto dualismo con il suo collega Alisson

La Roma si prepara a diventare la vera anti-Juventus sul mercato e in campo, con Wojciech Szczesny che lancia la sfida all’attuale capolista: «Giochiamo per scudetto, Europa League e Coppa Italia: abbiamo grandi ambizioni ed una buona squadra. La Juventus è una delle migliori squadre di Serie A, sicuramente la favorita, ma la Roma è tra le squadre che potrebbero detronizzarla. In Serie A tutti perdono punti, anche la Juventus. Non penso che i bianconeri siano tanto meglio di noi».

TUTTO BENE – Il portiere giallorosso continua parlando della sua avventura nella Capitale: «A Roma mi sento alla grande, non sono mai stato così bene fisicamente durante la mia carriera. Sto imparando molto e non sto sprecando il mio tempo. Ci sono differenze tattiche con il calcio inglese. Il calcio in Inghilterra e in Italia ha il suo fascino. In entrambi i paesi, l’atmosfera intorno allo stadio di calcio è grande, ma decisamente diverso. Io provo a non pensarci e a fare il mio lavoro».

INSIEME PER LA MAGLIA – Il pensiero passa, poi, al dualismo con Alisson: «Io gioco in campionato, lui in coppa. Mi rendo conto che però le cose potrebbero cambiare da un momento all’altro. Per questo non ho intenzione di abbassare la concentrazione. Con Alisson ho un buon rapporto, è un bravo ragazzo, molto modesto e, soprattutto, un grande portiere, il titolare del Brasile. Diamo sempre il 100% per cercare di conquistare il nostro posto. È solo due anni più giovane di me. Io non sono così esperto, in modo da potergli insegnare qualcosa. Voglio imparare anche io da lui. La rivalità contribuisce ad accrescere le proprie competenze».

FEELING PARTICOLARE – Szczesny conclude l’intervista, rilasciata ai microfoni del sito polacco Laczy nas Pilka, con un’opinione riguardo il tecnico Luciano Spalletti: «Lui prende le decisioni, non deve spiegare nulla. Mantiene la disciplina, ma non ha nessun problema ad avere contatti con i calciatori. È molto bello per noi lavorare con lui».