Sampdoria, Mihajlovic: «Se sottovalutiamo il Cagliari mi arrabbio» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2015

Sampdoria, Mihajlovic: «Se sottovalutiamo il Cagliari mi arrabbio»

Pubblicato

su

Il tecnico in conferenza: «Ritrovato entusiasmo? E quando mai l’abbiamo perso?»

«Sicuramente la partita con il Cagliari può sembrare facile ma se non la affrontiamo nel modo giusto può diventare difficile: hanno bisogno di punti altrimenti rischiano seriamente la B». Sinisa Mihajlovic, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match con il Cagliari, lancia messaggi molto precisi alla squadra: «Dobbiamo vincere – riporta ‘Sampnews24.com‘ -, dobbiamo proseguire dal secondo tempo con l’Atalanta: giocate di qualità, aggredirli dal primo minuto. Non vorrei andare in svantaggio subito sennò mi arrabbierei: vedendo la classifica e le prime sei partite del girone di andata avevamo fatto 14 punti, a oggi solo 6: questi punti ci servono come il pane per arrivare alle prossime gare senza affanno e per rimanere alti in classifica: non dobbiamo sottovalutare il Cagliari».

OBIETTIVI – Dopo qualche momento difficile vissuto tra gennaio e febbraio, i blucerchiati sono ripartiti alla grande: «Questo lo vedete voi, noi non abbiamo mai avuto dubbi. Fin dall’inizio ho detto che cambiando tanti giocatori ci sarebbe voluto tempo. Siamo sulla strada giusta ma si può ancora migliorare. Aspetto con fiducia il futuro e in questi ultimi mesi abbiamo tutte le carte in regola per fare bene. Siamo stati a lungo terzi o quarti e se non affrontiamo tutte le partite al massimo ci vuole un attimo ad arrivare ottavi o noni e non sarebbe una cosa positiva: penso che con la rosa che abbiamo possiamo stare qua dove siamo».

DOPPIA FACCIA – La mancanza di continuità, un problema da risolvere al più presto: «Se guardiamo Bergamo, abbiamo giocato un ottimo secondo tempo a fronte di un pessimo primo tempo. Quando si gioca bene è difficile mantenere certi ritmi per 90′. Ci sono momenti in cui bisogna soffrire e altri in cui vai e fai la differenza. Dobbiamo lavorare per avere sempre lo stesso ritmo e la stessa intensità: purtroppo ci sono poche squadre al mondo che riescono a farlo».