Confronto classifica/monte ingaggi: boom toscane, flop Juve e Bologna - Calcio News 24
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2015

Confronto classifica/monte ingaggi: boom toscane, flop Juve e Bologna

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La Serie A in relazione ai suoi stipendi: Fiorentina meglio di tutte, segue l’Empoli. I flop di Juventus e Bologna

Archiviata la sosta prevista per gli spareggi finali di accesso ad Euro 2016 e per le qualificazioni mondiali già in atto negli altri continenti – le realtà non impegnate in competizioni ne hanno approfittato per tornate amichevoli preparatorie alle prossime manifestazioni internazionali – è nuovamente tempo di campionato: interessante comprendere – quando ci siamo già messi alle spalle praticamente un terzo della Serie A 2015-16 – chi al momento ha fatto meglio degli altri. Il confronto classifica reale – classifica monte ingaggi ci rende alcune interessanti considerazioni.

MONTE INGAGGI SERIE A – Di seguito l’elenco delle squadre ordinato in ambito di stipendi complessivi lordi riconosciuti ai propri calciatori: 1^ Juventus (124 milioni di euro), 2^ Roma (113 mln), 3^ Milan (101 mln), 4^ Inter (94 mln), 5^ Napoli (74 mln), 6^ Lazio (52 mln), 7^ Fiorentina (46 mln), 8^ Sampdoria (28 mln) 9^ Sassuolo (27 mln), 10^ Bologna (27 mln), 11^ Genoa (26 mln), 12^ Atalanta (25 mln), 13^ Udinese (25 mln), 14^ Torino (24 mln), 15^ Palermo (24 mln) 16^ Verona (21 mln), 17^ Chievo (16 mln), 18^ Empoli (14 mln), 19^ Carpi (13 mln), 20^ Frosinone (8 mln).

LA CLASSIFICA – Dopo dodici turni di campionato la Serie A recita: 1^ Fiorentina 27 punti, 2^ Inter 27 pt, 3^ Roma 26 pt, 4^ Napoli 25 pt, 5^ Sassuolo 22 pt, 6^ Milan 20 pt, 7^ Juventus 18 pt, 8^ Atalanta 18 pt, 9^ Lazio 18 pt, 10^ Sampdoria 16 pt, 11^ Torino 15 pt, 12^ Palermo 14 pt, 13^ Empoli 14 pt, 14^ Chievo 13 pt, 15^ Genoa 13 pt, 16^ Bologna 12 pt, 17^ Udinese 12 pt, 18^ Frosinone 11 pt, 19^ Verona 6 pt, 20^ Carpi 6 pt.

IL SALDO – Chi ha fatto meglio dunque? Chi ha scalato il maggior numero di posizioni rispetto a quanto guadagnato? E chi invece paga lo scotto maggiore e dunque non sta rendendo quanto dovrebbe? Ecco la situazione:

1^ Fiorentina: +6 posizioni (da 7^ a 1^)

2^ Empoli: +5 posizioni (da 18^ a 13^)

3^ Atalanta e Sassuolo: + 4 posizioni (rispettivamente da 12^ a 8^ e da 9^ a 5^)

5^ Torino, Palermo e Chievo: + 3 posizioni (rispettivamente da 14^ a 11^, da 15^ a 12^ e da 17^ a 14^)

8^ Inter e Frosinone: + 2 posizioni (rispettivamente da 4^ a 2^ e da 20^ a 18^)

10^ Napoli: + 1 posizione (da 5^ a 4^)

11^ Roma e Carpi: – 1 posizione (rispettivamente da 2^ a 3^ e da 19^ a 20^)

13^ Sampdoria: – 2 posizioni (da 8^ a 10^)

14^ Milan, Lazio e Verona: – 3 posizioni (rispettivamente da 3^ a 6^, da 6^ a 9^ e da 16^ a 19^)

 17^ Genoa e Udinese: – 4 posizioni (rispettivamente da 11^ a 15^ e da 13^ a 17^)

19^ Juventus e Bologna: – 6 posizioni (rispettivamente da 1^ a 7^ e da 10^ a 16^)

LE INDICAZIONI – La prima è anche di rilevante valenza geografica: ai primi due posti della speciale graduatoria si piazzano momentaneamente Fiorentina ed Empoli, le due realtà toscane attualmente militanti nella massima serie calcistica italiana. La società della famiglia Della Valle, che secondo l’opinione diffusa aveva condotto un calciomercato volto alla riduzione del capitolo spese e dunque di per sé tendente al ridimensionamento delle ambizioni, si ritrova con il saldo migliore: sintomo di lavoro e reattività nelle scelte, su tutte quella (discussa e discutibile) che ha portato dritta a Paulo Sousa. L’eredità di Montella, peraltro in un’estate tanto tumultuosa, non era così immediatamente raccoglibile ma il portoghese pare sapere il fatto suo. Sarri o non Sarri, Rugani, Hysaj e Valdifiori o meno, l’Empoli va ed è probabilmente al momento la reale sorpresa della stagione: la verità arriva dalla bocca del nuovo allenatore Marco Giampaolo, una scommessa per proporzioni rischiosa quanto quella di Sousa, che ha più volte spiegato come abbia a che fare con una società dedita molto al lavoro quotidiano e poco all’appariscenza. All’estremità opposta Bologna e Juventus: gli emiliani iniziano ora con Donadoni a raccogliere i frutti di una sessione di calciomercato senz’altro importante, i bianconeri sono alle prese con il classico anno di transizione ma dovranno rivelarsi abili a limitare i danni. Vincere sempre del resto è impossibile, ma siamo ad ogni modo al cospetto del primo monte ingaggi italiano: Allegri, se vorrà dormire sonni tranquilli, farà bene a centrare il terzo posto.