Serie A, Messina: «Sì alla moviola in campo» - Calcio News 24
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2015

Serie A, Messina: «Sì alla moviola in campo»

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Il designatore degli arbitri si dice favorevole all’introduzione della moviola

Domenico Messina, designatore degli arbitri della serie A, ha parlato ai microfoni di “Radio Anch’io Sport“, trasmissione in onda su “Radio 1“.

L’EPISODIO DI SAMP-PALERMO E LA MOVIOLA – «Il più dispiaciuto è Chiffi (l’arbitro di porta Samp-Palermo, ndr) perchè non fa mai piacere vedere un proprio errore sbattuto in prima pagina e sicuramente alla classe arbitrale dispiace dell’errore di ieri. Le critiche non mi fanno arrabbiare, è un diritto di tutti esprimere il proprio giudizio mentre mi fa molto arrabbiare quando le critiche sfondano il muro personale andando a intaccare la persona. Più occhi abbiamo a disposizione, meglio è ma è arrivato il momento di introdurre la tecnologia. Ricordiamoci però che quello di ieri è il primo errore certificato negli ultimi 3 anni, perchè ancora si sta discutendo del gol non gol di Udine e quello di Milan-Udinese non è stato certificato».

L’ARBITRO DI PORTA – «La qualità degli arbitri non è identica, la qualità delle gare non è la stessa e devo fare i conti con la rosa a mia disposizione. Io ho 20 arbitri, non 21, perchè Celi è infortunato, e devo utilizzare gli arbitri della B che non sono gli ultimi arrivati. E’ normale che l’esperienza internazionale non è la stessa di un arbitro di B, e io devo valutare l’importanza della gara e cerco di far ruotare gli addizionali in ogni partita. Noi cerchiamo di dare come indicazione quella di togliersi dalla visuale del palo ma un conto è la teoria e un conto è la pratica perchè quando parte un tiro dai 20 metri a 90 km è sempre difficile mettere in pratica le regole in una frazione di secondo».

IACHINI E I COSTI – «Vorrei fare un plauso a Iachini perchè perdere potenzialmente due punti e accettarlo con fair play non è tipicamente italiano. I costi? In un calcio che esprime un fatturato miliardario bisogna fare i conti con le spese e noi siamo costretti a tagliare alcuni incontri in programma a causa dei tagli e ricordiamo che gli arbitri si formano a Coverciano. La posizione dell’arbitro di linea? L’arbitro veniva posizionato dalla parte opposta al guardalinee poi la Uefa si accorse che questo portava l’arbitro a muoversi in una posizione non naturale e quindi la Uefa decise di posizionare l’arbitro nella stessa zona dell’assistente. Malafede? Se qualcuno ha dei dubbi farebbe bene a cambiare sport».