Serie B: il Calcio tra cartellini rossi e buffonate - Calcio News 24
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2015

Serie B: il Calcio tra cartellini rossi e buffonate

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29 cartellini rossi in sole 6 giornate; quando il gioco si fa decisamente duro.

No, non l’accetto. E’ un comportamento poco dignitoso. Possibile che solo Coly, Scaglia, Di Gennaro e Franco abbiano ricevuto un cartellino rosso in questa giornata? No, così non va. Rischiamo di abbassare una media altissima di cartellini rossi. 29 cartellini rossi in 6 giornate; una media di 4,8 cartellini a giornata. In pratica quasi metà delle gare di questo campionato cadetto hanno avuto almeno un espulso. Si sta sfiorando la moda. Un’amica mi ha chiesto: “Cosa ci trovi di bello nella Serie B?” e ironicamente si è risposta “Secondo me perché ci sono un casino di espulsioni”. Ci ha preso in pieno. E i tifosi lo apprezzano anche; lo chiamano “spirito di attaccamento alla maglia”. Espressione molto suggestiva. Ma se, in realtà, facciamo due conti, vediamo che finora solo due volte una squadra in inferiorità numerica ha poi vinto il match. Quindi, caro giocatore, evita di inguaiare la tua squadra con un espulsione inutile quando c’è ancora tutta la partita da giocare. Vi prometto che non finisce qui, ma prima facciamo un rapido summit sulle partite di questa giornata. Partiamo da un dato di fatto: Cagliari e Livorno hanno preso un grosso scivolone. Se la squadra di Spinelli sembra aver perso la lucidità delle prime giornate, complice la sconfitta per 1 a 0 contro il Cesena. Il Cagliari, con un uomo in meno, si è inchinato ad un’ottima squadra qual è il Pescara. Al momento, però, i sardi rimangono al comando a pari punti proprio con il Cesena e con un sorprendente Crotone, che ha travolto per 4-0 la Salernitana. Sono terminate a reti inviolate Trapani – Perugia e Lanciano – Spezia. Il Bari, complice le ottime indicazioni di Nicola, ha battuto in trasferta per 2 a 1 il Latina. La Ternana ha superato per 2 a 0 il Novara, sempre più ultimo, a soli 3 punti. Ottimo inizio per l’Ascoli, che ha servito un poker in trasferta al Como, mentre, sempre in trasferta, il Vicenza ha superato per 4 a 1 l’Avellino. Per concludere, Brescia – Modena è terminata con un pareggio per 2 a 2 che quantomeno fa morale.

 IL TEMA CLOU: IL CARTELLINO ROSSO; Come da promesso, vi lascio con una piccola riflessione sul cartellino rosso. Da dove iniziamo? Dai, facciamo i pignoli e fingiamo che a leggere questo articolo sia un perfetto ignorante di Calcio. Quando un giocatore commette un atto decisamente violento e che trasgredisce le regole del Calcio, l’arbitro sanziona il giocatore con un cartellino. I cartellini, almeno in teoria, sono due: il giallo è l’ammonizione, mentre il rosso è l’espulsione, la massima sanzione. Se il fallo o l’irregolarità commessa è eccessivamente grande, l’arbitro espelle il giocatore. Questo vuol dire che la partita per il calciatore è finita lì. Mi si potrebbe chiedere: chi garantisce l’imparzialità dell’arbitro? Beh. l’arbitro, in teoria (la storia recente ha anche dimostrato il contrario), è una voce super partes che non ha preferenze o pregiudizi di alcun tipo. Immaginatevi che ad arbitrare una gara ci pensino i giocatori o gli allenatori. Sarebbe uno sfacelo. Difficilmente una partita arriverebbe al 90’. Quindi per evitare situazioni simili, agisce un arbitro. Ma se un giocatore viene espulso, cosa succede? Chi ci va a perdere? Indubbiamente ne risentirà la sua squadra, che giocando in 10, o anche in 9, non potrà attuare il suo solito gioco; l’allenatore sarà costretto a cambi forzati, togliendo un calciatore magari di attacco e inserendo un difensore. Quando rimani con una sola punta, poi, non è mica facile attaccare con una certa insistenza. Ma il punto è un altro. Sabato scorso Di Gennaro del Cagliari è stato espulso per aver letteralmente gettato, con violenza, la palla contro il terreno di gioco. E’ stato un gesto di schizza, che, credo, un giocatore professionista, pagato decisamente bene, potrebbe evitarsi. Ma non voglio prendermela con il suddetto, anche perché calciatori ben più noti hanno macchiato le loro gloriose carriere con buffonate simili. Il mio dubbio, però, è se esista un Calcio di Serie A, che debba essere valutato in un certo modo, ed un calcio di Serie B, valutato in un altro modo. Mi è capitato nello stesso pomeriggio di assistere alla partita Siviglia – Barcellona e lo spagnolo Jordi Alba, in una situazione molto analoga, ha calciato fuori dal campo un pallone, perché irato con l’arbitro. Alba è stato soltanto ammonito, mentre Di Gennaro ha pagato con il rosso. E’ diverso il metro di giudizio o esiste un Calcio di Serie A e un Calcio di Serie B?