Spezia, che proteste per l'errore arbitrale: «Così evapora la passione!» - FOTO - Calcio News 24
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Spezia, che proteste per l’errore arbitrale: «Così evapora la passione!» – FOTO

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di carlo livorno

Il comunicato ufficiale diramato dallo Spezia dopo l’episodio del gol non assegnato a Granoche nel match odierno di Serie B contro il Frosinone

Lo Spezia non ci sta e recrimina per un episodio arbitrale durante il match esterno contro il Frosinone. Nella gara disputata al Matusa tra Frosinone-Spezia, terminata con il punteggio di 2-0 a favore della formazione ciociara, i liguri protestano per una svista arbitrale inerente ad un gol regolare non assegnato all’attaccante Granoche. El Diablo colpisce al volo dal limite dell’area, la palla sbatte sulla parte bassa della traversa e oltrepassa interamente la linea di porta per poi riuscire, senza che l’arbitro si accorga del gol: l’azione prosegue tra le proteste dei giocatori dello Spezia, tuttavia l’arbitro non assegnerà il gol. Questa la dura risposta dello Spezia attraverso un comunicato ufficiale sull’episodio, uno dei tanti errori subiti in stagione: «E’ nello stile dello Spezia Calcio rispettare e non commentare le decisioni arbitrali, evitando di esprimere pubblicamente il proprio disappunto, preferendo far sentire la propria voce presso le sedi opportune, in virtù dell’educazione e del rispetto delle regole che da sempre contraddistinguono la nostra Società. Tuttavia, dopo quanto accaduto questo pomeriggio al “Matusa”, ennesimo inaccettabile episodio, dopo il playoff falsato dello scorso anno, dopo Frosinone nella gara di andata e dopo Brescia solo poche giornate fa, episodi che non hanno bisogno di interpretazione, ma di pura e semplice constatazione, la Società intende esprimere il proprio disappunto e la propria preoccupazione, chiedendo a gran voce maggior attenzione e rispetto verso i sacrifici che Proprietà, Società, staff tecnico, calciatori e tifosi fanno quotidianamente. Il rischio che la passione evapori, che la fiducia nelle istituzioni lasci campo al dubbio, che la ferma certezza del giusto si crepi, è rischio concreto. Ne usciremmo tutti sconfitti se ciò dovesse accadere».