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Chi è il super procuratore Jorge Mendes

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Cristiano Ronaldo

Dal prestito per aprire una videoteca all’impero della Gestifute: la vita frenetica, gli hobby e le curiosità sul super procuratore Jorge Mendes

Si dice spesso che un calciatore debba far lavorare la testa più dei piedi, agire sull’ingegno e non sul talento. Lo ha fatto Cristiano Ronaldo, lo ha fatto Jorge Mendes, uno degli agenti FIFA più potenti nel panorama calcistico con società affiliate come Porto, Chelsea, Inter e Real Madrid, a cui riesce a piazzare ogni suo assistito o quasi. Ma prima di diventare procuratore sportivo, chi era?

LE ORIGINI – Mendes è stata una mediocre ala destra di seconda e terza divisione del calcio portoghese, ha cinquant’anni e non mostrava quel talento che gli permise di restare sull’albo d’oro dei migliori su un campo da calcio. Da piccolo era un grande appassionato di atletica, tennis e karate, rifiuta il trasferimento nella juniores del Benfica a causa della morte della cognata e, per stare vicino al fratello, si sposta al Nord. Qui apre una videoteca con l’amico Antonio Alberto grazie a un prestito di 5mila euro, ma è con la gestione di due discoteche che impara a conoscere la vita dei giovani calciatori, li studia e ne percepisce il linguaggio. L’ingresso nel mondo affaristico si completa nel 1996 dopo il trasferimento del portiere Nuno dal Vitoria de Guimaraes al Deportivo la Coruna. Fonda la Gestifute con l’amico di sempre, porta uno sconosciuto Costinha dal Nacional, seconda categoria portoghese, al Monaco.

I SOLDI CON GLI SCONOSCIUTI – Il gioco è fatto: da qui si passa rapidamente a José Mourinho, consegnato al Porto e meritevole, tra il 2003 e il 2004, dei successi in Coppa UEFA e Champions League per la prima volta. La sua enorme qualità persuasiva attrae anche il Barcellona, che acquista Deco dall’Alverca. Ma l’apice della sua carriera è Cristiano Ronaldo, la figura che gli concede il lusso milionario della sua villa a Lisbona e dell’Aston Martin che tiene in garage: denti storti ma tanta tecnica, via dallo Sporting e dentro all’Old Trafford, che probabilmente prima ha visto solamente in cartolina: qui, al Manchester United, diviene l’attuale punta di diamante dell’impero di Mendes, si forma e conquista anche i più scettici. Poi il Real Madrid, il passo è breve ma i soldi sono tanti.

L’IMMENSA RICCHEZZA – Adesso il procuratore sportivo viaggia in aerotaxi e spende più di 15mila euro di bolletta telefonica per mezzo dei suoi quattro cellulari che squillano per chiamate da ogni parte del globo. Coltiva la passione per la moda italiana, colleziona orologi di marca e vanta una vita frenetica, come è ovvio che sia. L’aneddoto più interessante? Un giorno raccontò di aver fatto colazione a Barcellona con Laporta, pranzo a Londra con Abramovich e la cena a Lisbona col presidente del Benfica.