Terzini così non ne fanno più: Silvan Widmer - Calcio News 24
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2015

Terzini così non ne fanno più: Silvan Widmer

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Focus sul giovane laterale dell’Udinese, che sta facendo benissimo in Friuli

L’Udinese: una fucina di talenti, o meglio, l’ambiente perfetto dove far crescere i talenti. Quelli giusti, quelli trovati in giro per il mondo grazie alla competenze ed alla professionalità degli scout della società friulana, capaci di portare in Italia gente come Luis Muriel o il fenomeno Alexis Sanchez; o ancora professionisti come Totò Di Natale, che in Italia si trovava già ma che ha rifiutato anche la Juventus pur di restare in uno spazio incantato come Udine. E adesso il prossimo giovane fenomeno che potrebbe essere associato al club di Pozzo è Silvan Widmer. Widmer è un ragazzo classe 1993, di 22 anni, che gioca come terzino destro: o meglio, all’Udinese gioca come terzino destro, ma è capace anche di fare l’esterno in un centrocampo a cinque, e questo è possibile grazie alle sue doti: buona tecnica, rapidità, fisico strutturato e tanta intelligenza. Widmer è uno svizzero nato a Aarau, ed è proprio nel club della sua città che si fa notare.

LA VITA IN SVIZZERA – E’ il 2010 quando l’Aarau ufficializza l’acquisto di Widmer, appena 17enne. La prima è una stagione di ambientamento, trascorsa nel settore giovanile. Gli addetti ai lavori però si accorgono subito di Widmer, tant’è che l’anno successivo il ragazzo viene aggregato alla prima squadra. Widmer non esce più dal campo. Dimostra subito tanta personalità sul terreno di gioco, una grinta associata a qualità tecniche e atletiche che non lasciano indifferenti. Si capisce subito che lo svizzero è un terzino completo: la spinta c’è sempre, sulla fascia lascia il solco, e anche in fase difensiva si fa trovare pronto, cercando spesso l’anticipo senza farsi ingannare da finte e movimenti. Il primo gol arriva circa a metà campionato, durante la giornata numero 13, contro il San Gallo: un colpo di testa, anticipando tutti, anche i compagni di squadra. L’annata si chiude con ben 8 reti segnate in 34 partite: un bottino considerevole dal momento che si parla di un terzino. E di Widmer si inizia a parlare, eccome, ma è l’Udinese ad anticipare tutti (tra cui anche Atalanta e Napoli), grazie alla collaborazione col Granada, squadra satellite dei Pozzo: è proprio il club spagnolo a rilevare Widmer alla fine della stagione 2012, lasciandolo in prestito per un altro anno in Svizzera, prima di farlo accasare a Udine.

FRIULI E’ BELLO – Widmer arriva a Udine per crescere sotto l’egida di Basta, già sicuro partente nell’estate successiva. L’esordio con la maglia dei friulani arriva subito, il 1 agosto del 2013, nel preliminare di Europa League contro il Siroki Brijeg: Guidolin decide di buttarlo nella mischia nel secondo tempo, proprio al posto di Basta.  La prima in campionato è contro un avversario di tutto rispetto, l’Inter all’undicesima giornata:  lo svizzero gioca tutti i 90 minuti a causa dell’infortunio sempre di Basta. La sconfitta però è amara: 0-3 per i nerazzurri. La seconda parte di stagione però è in ripresa: Widmer chiude l’annata con 21 presenze complessive. Nessuna rete e solo 2 assist, e forse è proprio questo il difetto più grande del giocatore: vista la facilità con cui riesce ad arrivare sul fondo per crossare, i pochi palloni serviti ai compagni sono sintomo di poca precisione, una qualità indispensabile ma che Widmer può di certo migliorare. Come ha già fatto. Basta infatti viene ceduto alla Lazio nell’estate 2014, ed è lo svizzero il titolare per questa stagione. Stramaccioni si fida di lui, e infatti Widmer ha già collezionato 25 presenze in campionato, mettendo a segno 2 reti e offrendo 4 assist. Il miglioramento c’è e si vede. Il ragazzo –ricordando che ha solo 22 anni- ha tutto per far bene: in fase offensiva è un terzino efficace come pochi, considerato anche la carenza di giocatori validi in quella zona di campo, mentre in difesa non si lascia sorprendere, difendendo bene a zona e cercando sempre l’anticipo per la ripartenza. Ecco, Widmer in Friuli può solo crescere e migliorare. Da sottolineare anche l’apporto con l’Under-21 elvetica: 17 presenze e una rete, un veterano. E’ arrivata anche la prima presenza con la nazionale maggiore, lo scorso ottobre contro San Marino, segno di una scalata al successo inevitabile. Su di lui ci sono già le due squadre di Milano, ma continuando così Widmer rischia di ripetere la carriera di un suo illustre predecessore come Alexis Sanchez.