Tommasi: «Tavecchio così non inizia bene...» - Calcio News 24
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2014

Tommasi: «Tavecchio così non inizia bene…»

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Il presidente dell’Assoallenatori: «Sconcertato dal silenzio che è seguito»

TOMMASI FIGC ASSOALLENATORI TAVECCHIO – Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, ha parlato della gaffe razzista di ieri di Carlo Tavecchio, candidato come nuovo presidente della FIGC. Tommasi ha detto: «Sono rimasto sconcertato, sia per quel che ha detto che per il silenzio che ha circondato la cosa. Ci sono state prese di posizione contro il razzismo in passato ma stavolta nulla. Ho ricevuto tante telefonate di calciatori indignati. E’ una frase spiazzante e un inizio così non aiuta certo a parlare poi di programmi e politica federale».

BATTAGLIE – Tommasi ha aggiunto: «Per questo motivo risulta difficile poi riuscire a portare avanti battaglie del genere, pensate alla lotta al razzismo negli stadi. È il rischio che si corre se non stiamo attenti a scivoloni che non ci devono essere. Tavecchio deve fare un passo Indietro? Questo dipende dalla sensibilità di ognuno, noi come calciatori e tecnici candidiamo Albertini perché lo riteniamo il più indicato a riportare lo sport al centro della politica federale. Tavecchio ha l’appoggio delle leghe, speriamo che quelli che non stanno con Albertini ci ripensino».

QUORUM – Ancora Tommasi: «Quella di abbassare al 65% il quorum per le modifiche statutarie a me pare una provocazione chiara, visto che Tavecchio è sostenuto dalle quattro leghe, che sommano il 68%. L’obiettivo dunque è estromettere le parti tecniche, riconosciute da una legge apposita e legittimate a partecipare alle scelte da compiere. Per rompere l’immobilismo in Federazione bisogna dare il giusto peso alla Serie A e non far sì che la Lega sia l’insieme di venti individualità. Il calcio italiano segue due strade, quella del dilettantismo e quella del professionismo, che devono essere amministrate separatamente».

SQUADRE B – Tavecchio ha detto no alle squadre B e sì alla multiproprietà, Tommasi la pensa così: «Non mi risulta che le multiproprietà siano un progetto sportivo. Le seconde squadre sono ottime se accompagnate da un progetto sportivo. Il vantaggio è che un ragazzo durante la stagione migliora e lavora nelle leghe inferiori per poi essere pronto per la prima squadra. Le seconde squadre non devono sostituire i campanili ma chi non si iscrive, oppure essere un’aggiunta».

RIDUZIONI – Infine a La Gazzetta dello Sport Tommasi ha detto: «Punti di convergenza con Tavecchio? Alcune cose vorremmo farle tutti, ad esempio la riduzione delle squadre professionistiche. Noi siamo d’accordo, in direzione di una maggiore serietà e solidità dei club, in modo che si evitino i fallimenti. Il calcio è uno sport, bisogna che ci sia spettacolo fino all’ultima giornata. E serve anche rendere meno catastrofico l’evento delle retrocessioni».