De Biasi: «Toro, ottima programmazione: Mihajlovic aprirà un ciclo» - Calcio News 24
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De Biasi: «Toro, ottima programmazione: Mihajlovic aprirà un ciclo»

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L’ex-tecnico del Torino Gianni De Biasi si è soffermato sullo stato di salute dei granata, lodando la società per l’ottimo lavoro svolto: «C’è un alto grado di programmazione, con Mihajlovic si può aprire un ciclo. L’attacco è di assoluto livello»

Il matrimonio fra Sinisa Mihajlovic e il Torino sembra procedere nel migliore dei modi: pescando l’allenatore serbo dopo la parentesi difficile al Milan, i granata hanno trovato un tecnico voglioso di rivincita e, soprattutto, adatto ad aprire un ciclo virtuoso che punti sulla valorizzazione dei giovani, giovani ai quali Mihajlovic possa trasmettere un po’ della grinta che è sua e che è propria dello stile-Torino. A benedire questa unione è stato, fra i tanti, anche l’attuale allenatore della Nazionale albanese nonchè ex-tecnico granata Gianni De Biasi. Nel corso di un’intervista rilasciata a Tuttosport il Ct della nazionale di Tirana ha infatti elogiato il lavoro svolto dalla società piemontese per rendere finalmente il Toro competitivo: «Dopo undici anni il Toro è arrivato ad un alto grado di programmazione. Cairo si è affidato ad un gruppo di professionisti seri e preparati e ha dato continuità al percorso. L’ha fatto nei cinque anni di Ventura e adesso ci sono i presupposti perché la storia si ripeta con Mihajlovic».

EMPATIA – Quella fra i tifosi granata e il tecnico serbo è una questione di empatia, stimolata dallo stesso allenatore: «Quando ha detto che i problemi ce la ha chi si alza alle quattro di mattina per andare a lavorare e non arriva a fine mese. Anche io la penso come lui, cerco di far capire ai miei giocatori che, a maggior ragione in un periodo di ristrettezze per molte persone come quello attuale, rivolgere un sorriso, dedicarsi a una foto piuttosto che firmare un autografo è molto importante. E se un giocatore ha l’intelligenza per capire che il contesto è difficile e che è un privilegiato, quando si tratta di scendere in campo mangia il prato, altro che atteggiamenti viziati».

I SINGOLI – Qualche parola in particolare De Biasi l’ha poi riservata per alcuni elementi in rosa: «Hart ha dimostrato grande professionalità: è arrivato al Toro e del Toro ha voluto conoscere la storia. Si è calato con lo spirito giusto nella nuova realtà: meglio di così non avrebbe potuto fare. Su Baselli la metterei così: ha grandi qualità che emergeranno in modo netto quando tirerà fuori il carattere. Benassi e Barreca pronti al salto nella Nazionale maggiore? Benassi è già pronto, Barreca va ancora soppesato. E’ al battesimo nel massimo campionato, ci vorrà un po’ di tempo per valutare se saprà confermarsi ad alti livelli. L’attacco granata, con Iago, Belotti e Ljajic, è di assoluto livello. Il serbo è un talento limpido, a 25 anni ha l’esperienza giusta per imporsi definitivamente».

TANTI GOL FATTI E SUBITI – Una caratteristica di questo Torino è la gran quantità di reti segnate, alle quali fanno da parziale contraltare diverse reti subite: «Mihajlovic propone un gioco offensivo con pressing alto, ma se tu alzi la difesa e ti compatti in 30 metri non è detto che devi subire le ripartenze avversarie. Tutto dipende dall’equilibrio tattico e dalla condizione fisica. E comunque non vedremo un solo atteggiamento, ma un Toro in grado di cambiare pelle a seconda della rivale. A Palermo arriva ad esempio da favorita, dovrà fare la partita, ma penso che in virtù di una classifica precaria anche De Zerbi proporrà una squadra votata all’attacco. Tra i granata dovrà fare la differenza chi attraversa un periodo di grazia. su tutti Belotti, esaltato da un grande avvio di campionato e dal gol in Nazionale».

QUALIFICAZIONI MONDIALI – Chiosa finale riguardo la partita che la sua Albania dovrà giocare contro l’Italia il 24 marzo per le qualificazioni al mondiale in Russia: «Mi piacerebbe giocare al Nord. Magari a Torino, che però ha appena ospitato la gara contro la Spagna, oppure a Verona. Ma pure ad Udine come a Bologna. Sì, forse fra tutte andrei volentieri a Bologna».