Ulisse Savini e Letterio Pino: «La nostra vita da agenti» - Calcio News 24
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2015

Ulisse Savini e Letterio Pino: «La nostra vita da agenti»

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I due agenti raccontano i loro inizi e svelano alcuni interessanti retroscena

Ulisse Savini e Letterio Pino, i due fondatori della “Top Eleven Management” hanno concesso un’intervista al mensile “Calcio 2000” raccontando gli inizi, il presente ma anche i progetti per il futuro: il primo, agente fra gli altri di Mobido Diakitè (attualmente al Cagliari) e Balde Keita (in forza alla Lazio); il secondo ha il mandato per l’Italia per Mauro Icardi (attaccante dell’Inter). Entrambi ex studenti di giurisprudenza (Savini si è laureato nel 2002) e con un nome poco comune, hanno iniziato a lavorare insieme tanti anni fa (galeotto fu Scarpello della Juventus) ma prima di intraprendere la carriera di agenti si sono fatti le ossa facendo vari lavori («Ho fatto le pulizie, il catering mentre mi laureavo. Ricordo una volta che provai un profondo imbarazzo perché, mentre facevo già l’agente, stavo per offrire dei pasticcini a Pasqualin che stava andando in sede all’Inter per il rinnovo di Branca» ha raccontato Pino mentre Savini ha «fatto la sicurezza nei locali, ma sono stato cacciato, perché ero sempre al telefono coi ragazzi che assistevo. E poi di tutto, ho consegnato anche le pizze a domicilio»). Entrambi però, chiusa la carriera da agente, hanno un sogno: Savini spera di diventare un direttore sportivo mentre Pino spera di poter fare l’osservatore.

ULISSE SAVINI – Ulisse Savini è legato particolarmente a Mobido Diakitè. Il difensore è stato il suo primo grande colpo: «È uno di famiglia, quello a cui emotivamente sono più legato. Per Modibo metto da parte anche la professionalità. È stato il mio primo trasferimento importante, i miei primi soldi veri, il primo giocatore in A. È stato il primo per tante cose». Ma non va tralasciato il colpaccio Keita, portato in Italia, alla Lazio, su segnalazione di Nunzio Marchione, lo stesso che aveva segnalato Icardi: «In Spagna, un giovane si può solo cedere e non dare in prestito, per questo intervenimmo per portarlo alla Lazio. Ed abbiamo aperto la strada per molti altri, in una metodologia dove però in pochi altri hanno avuto successo». Infine due curiosità, una su Angelo Ogbonna, attuale difensore della Juventus: «Angelo è stato il mio secondo giocatore dopo Diakité. Lo contattai quando era alla Primavera del Torino. Insieme abbiamo firmato il primo contratto pro, quello con la Nike ed anche il contratto coi granata che ha avuto sino al trasferimento alla Juventus. Poi ha cambiato agente»; l’altra curioistà invece riguarda il passaggio sfumato di Diakitè al Napoli: «Era fatta, poi è saltato tutto. E sarebbe stata un’altra carriera, anche se Cagliari, adesso, è un gran bel punto di ripartenza».

LETTERIO PINO – Pino invece ha raccontato dell’arrivo in Italia di Maurito Icardi: «Piacque a Pecini, l’uomo che l’ha portato in Italia. lì abbiamo anche iniziato il percorso con Morano. adesso siamo gli intermediari ufficiali nelle trattative per il ragazzo». Inoltre, l’agente ha svelato un retroscena riguardante Shaqiri: «Il rapporto con Xherdan nasce ai tempi del Basilea. lo proponemmo in Italia 3 anni fa, l’Inter era interessata ma il Bayern lo prese». Il grosso rimpianto invece ha un nome e un cognome: «Luis Jimenez. Era un giocatore top, ma i nostri percorsi non sono andati avanti insieme e non ha avuto il successo meritato».