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Atalanta, Migliaccio: «Roma, non saremo delle vittime sacrificali»

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Sul futuro: «Vorrei continuare, vedremo con la società»

E’ pronta alla sfida contro la Roma l’Atalanta di Edy Reja. La formazione bergamasca vuole terminare al meglio la stagione, come confermato dal centrocampista Giulio Migliaccio ai microfoni del Corriere della Sera – Bergamo in una lunga intervista (qui l’anticipazione): «Come si ferma la Roma? Sono cambiati rispetto all’andata. Spalletti ha dato un’organizzazione di gioco. Noi dobbiamo essere perfetti sperando che siano sotto tono. Non interpreteremo la parte delle vittime sacrificali. Come mi sento a giocare a singhiozzo? A 34 anni una partita in più o in meno non fa la differenza. Io sono contento del mio ruolo perché so che società e mister mi stimano. Con Reja parliamo spesso, mi chiede consigli e mi coinvolge. Do una mano ai più giovani. Ho avuto una carriera sempre da protagonista, quindi non mi lamento».

CONTINUA MIGLIACCIO«Totti? A mio avviso hanno gestito tutti male quella faccenda. Sono dell’idea che i panni sporchi si lavano in famiglia. Bellini bandiera dell’Atalanta, come vive l’ultima stagione? Come tutti i vecchietti in squadra è molto professionale. Lui, poi, ama l’Atalanta più di tutti. Quest’ultimo anno lo sta passando serenamente. E’ troppo intelligente per non farlo. Ultima stagione per me? Prima arriviamo alla salvezza e poi parlerò con la società. L’idea è continuare a fare il calciatore. E quando smetterò non rimarrò in campo perché dopo 20 anni di professionismo penso di aver dato tutto là dentro. Mi piacerebbe un ruolo dirigenziale. Cosa mi spinge a continuare con la stessa passione? L’adrenalina che solo il mondo del calcio sa dare. Dalle partite agli allenamenti. Cosa mi dà fastidio di questo mondo? Le chiacchiere da bar di chi giudica senza sapere. Qualche rimpianto? Non uno, ma molti. Dopo aver disputato quell’andata impossibile non averne. Anche perché l’organico è da parte sinistra della classifica. Abbiamo fatto molti errori, ma è acqua passata. Concentriamoci sul futuro: vogliamo guadagnare più punti possibili perché per me cambia terminare il campionato all’undicesimo posto o al quindicesimo».