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2015

Altobelli: «Io simbolo di serietà» | GdS

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Su Icardi: «Può diventare il numero uno al mondo»

Alessandro ‘Spillo’ Altobelli compie 60 anni e festeggia raccontandosi ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“. L’attaccante campione del Mondo con l’Italia nel 1982  ed ex centravanti di Latina, Brescia, Inter e Juventus, ha parlato della sua carriera, dei bambini che lo riconoscono per strada per i video su Youtube, e delle differenze tra il calcio moderno e il suo calcio.

L’INTERVISTA – Così Spillo Altobelli: «Alcuni genitori mi hanno detto che questi bambini sono andati a vedere i video delle mie azioni, dei miei gol. Non mi conoscevano. Ora un po’ di più. Ho scoperto ancora una volta di più, in questi giorni, come la gente mi apprezza. Differenze tra il mio calcio e quello moderno? o dico che il periodo più difficile per giocare a calcio è stato quello dal 1975 al ‘90: bisognava avere tutto, tecnica, cuore, sacrificio, testa, completezza. Dal ‘90 in poi ha cominciato a imperare il fisico. Io simbolo? Sì, di serietà, onestà, per l’aver fatto calcio come fosse un lavoro: la gente mi avrebbe dato il proprio portafoglio, si fidava e si fida». Chiosa sulla ‘sua’ Inter e su Icardi: «Squadra costruita bene, Mancio ha fatto un gran lavoro su fase difensiva e personalità. E siamo in testa. E magari miglioriamo anche. Maurito? Mancini pretende molto da lui, ma lui andrebbe servito meglio. Se capita questo e se lui segue Mancio, beh, diverrà il centravanti numero 1 al mondo».