Juventus, Del Piero: «Impresa incredibile: è la vittoria del gruppo» - Calcio News 24
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Juventus, Del Piero: «Impresa incredibile: è la vittoria del gruppo»

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L’ex numero 10 bianconero ha commentato così la vittoria del quinto scudetto di fila

La vittoria del quinto scudetto consecutivo da parte della Juventus non è passata inosservata. A tornare sul clamoroso successo è stato anche Alessandro Del Piero, ex numero 10 ed eterna bandiera della Vecchia Signora che ha commentato la stagione fantastica sulle colonne de La Stampa. Ecco le sue dicharazioni: «L’impresa che la Juventus ha realizzato è incredibile. Servono valori forti ed è fondamentale pensare all’obiettivo di squadra, sempre».

CONCENTRAZIONE MASSIMDel Piero si è poi soffermato sulla capacità di rimanere concentrati nonostante i tanti successi consecutivi: «Quando hai raggiunto un obiettivo, la tensione cala un pò. Rimanere come si dice “sulla retta via” richiede serietà, lucidità, non è semplice. Qual è l’ingrediente fondamentale? Difficile indicarne uno, ma certamente la società ha un ruolo determinante. Partenza negativa? Erano partiti Pirlo, Vidal, Tevez, normale che questo abbia pesato, anche perchè i nuovi acquisti hanno sempre bisogno di un pò di adattamento. Ma non mi ha stupito vedere la Juventus tornare in vetta perchè la società è forte e sa fare scudo e il gruppo ha una struttura importante, ragazzi che sono insieme da tempo come Buffon, Bonucci, Chiellini, Barzagli e che sanno cosa significhi giocare nella Juventus».

CHI SI AVVICINERA’ ALLA JUVENTUS? – «Le principali rivali sono Roma e Napoli su tutte, anche se non posso pensare che il momento negativo delle milanesi, fuori dalla Champions League, duri ancora a lungo. L’allenatore? E’ fondamentale. Giocatori importanti? La vittoria della Juve è quella del gruppo, non di un singolo. Mi ha però impressionato la personalità di Dybala. Perchè non si vince in Europa? Si gioca con squadre molto diverse. Spesso in Europa vince la squadra più forte, sempre la più brava. In molte occasioni i due aspetti coincidono. Cosa serve ancora? Investire sulla qualità e poi un pò di fortuna dei sorteggi è fondamentale. Io ct della Nazionale? Sono interessato soltanto a un posto da giocatore. E poi non ho il patentino (sorride, ndr)».