Un pizzico d'Italia in Francia: Marco Verratti - Calcio News 24
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2015

Un pizzico d’Italia in Francia: Marco Verratti

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Il centrocampista abruzzese incanta tutti: vale già tanto

Il movimento calcistico italiano ha bisogno di più coraggio. Coraggio per ripartire, non solo intervenendo fuori dagli stadi, cercando di evitare incidenti incresciosi come quello dell’Olimpico di Torino, ma anche coraggio di osare di più all’interno del campo da gioco. Malgrado il numero dei giovani ragazzi italiani impiegati in prima squadra sia aumentato, se ne vedono ancora troppo pochi in giro. E i più bravi vanno via. Come nel caso di Marco Verratti, talento purissimo che oggi è sotto contratto col Paris Saint Germain, in Francia, e gioca accanto campioni che qualche anno fa militavano in Serie A, come Ibra, Thiago Silva e Cavani. Tutto questo perché il Psg ha avuto il coraggio di osare. Calcisticamente parlando, Verratti ha cambiato solo due maglie nella sua carriera, ovvero Pescara e Paris Saint Germain. Verratti nasce proprio a Pescara, il 5 dicembre del 1992, e mostra da subito le sue capacità con la palla tra i piedi nella squadra del Manoppello, un paese alle pendici della Majella. E’ da qui che parte la carriera di Verratti, soprannominato amabilmente ‘gufetto’. Le giovanili del Manoppello, infatti, servono anche al Pescara, che preleva proprio da lì i talenti più promettenti. E i Delfini non potevano fare altrimenti dopo aver visto Verratti, che nel 2006 entra nelle giovanili biancazzurre.

IL BOEMO NON SBAGLIA – E’ a Pescara che Verratti matura definitivamente, ma prima bisogna far chiarezza. Il ruolo principale del ragazzo è stato il trequartista: tecnica, controllo palla e una propensione a fornire tanti e pregevoli assist sono le sue caratteristiche. Ed è sulla trequarti che Verratti gioca con la maglia del Pescara. Verratti debutta con la maglia dei Delfini a 15 anni, nell’agosto del 2008, nel match di Coppa Italia contro il Mezzocorona; l’esordio in Prima Divisione di Lega Pro arriva nello stesso mese, da titolare, nella trasferta di Crotone. Sono 10 le presenze accumulate nella stagione 2008/09 sotto la guida del tecnico Galderisi. L’anno successivo sulla panchina del Pescara arriva Cuccureddu, Verratti segna il suo primo gol contro la Sangiustese, e a fine stagione è stato schierato 8 volte. Nel 2010 arriva a giocare con più continuità, in Serie B, un campionato ostico: sempre sulla trequarti, ma questa volta il ragazzo segue i dettami tattici di Di Francesco. E’ il 2011 che però segna la storia di Verratti. A Pescara sbarca Zeman con il suo 4-3-3 super-offensivo. L’unico problema è che il gioco del Boemo non prevede il trequartista. Zeman però non si azzarda a tenere fuori Verratti: il tecnico vede chiaramente le potenzialità del ragazzo, dotato di una facilità di calcio impressionante e di una visione di gioco che oggi è paragonata a quella di Pirlo. Si tira in ballo Pirlo proprio perché con Zeman Verratti inizia a giocare da vertice basso di centrocampo. E’ il Boemo a schierarlo per primo in quella posizione nel Pescara delle meraviglia: grazie al suo estro, supportato a pieno regime da un comparto tecnico eccellente, Verratti ha il compito di lanciare a rete Immobile ed Insigne, altri gioielli del tecnico ceco. E il ragazzo ci riesce alla perfezione. Quel Pescara non poteva che vincerlo, il campionato, peccato che per Verratti non sia mai arrivato il giorno dell’esordio in Serie A. Nel luglio del 2012 infatti è il Psg a prelevarlo dal club abruzzese per 12 milioni di euro. I francesi hanno sbaragliato la concorrenza di Juventus, Roma e diverse altre società: i francesi hanno avuto coraggio, così come lo ebbe Zeman.

FRANCIA, PAESE DI CLASSE – L’approdo in Ligue 1 significa tanto, per quel ragazzo di 19 anni, piccolo di statura ma che adesso deve vedersela con tanti campioni, visto che il Psg gioca anche la Champions League. A Parigi Verratti trova Carlo Ancelotti, un tecnico che con i giovani sa decisamente lavorare, e infatti lo schiera subito titolare: è il 14 settembre del 2012, e Verratti esordisce contro il Tolosa; nell’occasione, l’ex Pescara serve anche a Pastore l’assist dell’1-0. Sempre più inserito nel centrocampo parigino, Verratti dimostra anche come la velocità, suo limite ‘storico’ insieme all’altezza, non sia più un problema: il controllo di palla e la tecnica gli permettono di smarcarsi facilmente, al punto che il ragazzo chiede palla ai compagni anche con due avversari di fianco. L’esordio in Champions arriva quattro giorni dopo quello avvenuto in Ligue 1, il 18 settembre contro la Dinamo Kiev. A fine stagione Verratti iscrive il suo primo trofeo nel proprio palmarès, ovvero il titolo della Ligue 1, e rinnova anche il contratto con i parigini fino al 2018: il precedente sarebbe scaduto nel 2016. Nel 2013 inizia vincendo la Supercoppa di Francia, e diventa, anche in questa stagione, una pedina fondamentale del centrocampo di Laurent Blanc, succeduto ad Ancelotti. Forse un po’ troppo vittima dell’adrenalina, Verratti ha collezionato un’espulsione sia sotto la guida di Ancelotti sia con Blanc, atteggiamento rimproveratogli da entrambi i tecnici. Il primo gol in Francia arriva nella stagione attuale, il gennaio scorso nel match contro l’Evian. Oggi Verratti è tra i migliori centrocampisti in circolazione. Questo è anche dimostrato dal fatto che, in Nazionale, il centrocampista gode della stima di tutti, compresa quella del ct Conte, che lo schiera spesso nella zona nevralgica del campo, quando Pirlo è indisponibile. Verratti ha iniziato a vestire la maglia azzurra nel 2010, con l’Under-19, e da quel momento non se ne è più liberato. Oggi sono 12 le presenze con la Nazionale maggiore, ed una la rete segnata. La valutazione di Verratti, ad oggi, è di 30 milioni di euro, come riporta transfermarkt, e di sicuro il Psg non si accontenterà di tale cifra prima di cederlo.