Vazquez: «Rinnovo? Trattativa a buon punto, amo Palermo» - Calcio News 24
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2014

Vazquez: «Rinnovo? Trattativa a buon punto, amo Palermo»

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Il trequartista argentino pronto a legarsi ancora con il club siciliano

PALERMO VAZQUEZ GENOA RINNOVO ITALIA El Mudo parla poco, ma non in campo. Franco Vazquez, trequartista argentino del Palermo, si è guadagnato la maglia da titolare a suon di prestazioni e scalzando le gerarchie nel reparto offensivo. Adesso, in vista della partita contro il Genoa, Vazquez sogna di ritrovare il gol: «Rispetto per loro che sono più avanti in classifica, ma andiamo lì con la consapevolezza di potercela giocare alla pari. Ne ho segnati già tre, ma è chiaro che ne voglio tanti altri. Ammetto che il gol mi manca, un giocatore con le mie caratteristiche vive anche per quello. Nelle ultime partite non sono stato fortunato, spero di tornare ad esultare lunedì a Genova».

FUTURO IN SICILIA – Tra i segreti della stagione in rosa-nero, la fiducia che Vazquez sente da parte del tecnico e del presidente: «Non finirò mai di ringraziarli, hanno creduto in me e adesso io sto facendo di tutto per ripagarli. Iachini mi ha parlato molto, mi ha fatto capire il suo calcio, mi ha spiegato tutto. Il presidente ha sempre avuto stima nei miei confronti e l’ha anche manifestata pubblicamente». Con un futuro già scritto, il rinnovo col Palermo: «Sì, la trattativa è a buon punto. Il mio procuratore sa che io voglio restare a Palermo. Amo questa città, il suo clima, la sua gente. I tifosi sono eccezionali, passionali. Palermo mi ricorda l’Argentina, si vive benissimo».

 

NON SOLO CLUB – Discorso nazionale, parlando anche degli argentini che militano in Serie A: «Il più forte di tutti è Tevez, un giocatore straordinario. Mi piace perché partecipa al gioco, è uno che segna e fa segnare. Higuain in area non si discute. E poi Messi, Aguero, Palacio: sono capitato nelle generazione sbagliata. Troppi fenomeni, ma spero sempre in una chiamata». E, infine, un ammiccamento niente male nei confronti della magli azzurra, anche se sogna ancora di esser convocato dalla Seleccion:  «Azzurro? Perché no, sono mezzosangue. Mia madre è italiana, i miei parenti vivono a Padova».