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Ventura: «Spagna e Barcellona battibili. Sull’esclusione di Marchisio…»

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Giampiero Ventura, commissario tecnico della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa affrontando vari temi. Le dichiarazioni e le ultimissime notizie

Il commissario tecnico della Nazionale italiana, Giampiero Ventura, ha parlato in conferenza stampa nel primo giorno di raduno dell’Italia e in vista dei prossimi impegni con Albania e Olanda. Queste le parole del ct: «Ritrovo un gruppo dopo 3 mesi con la consapevolezza dell’importanza che riveste la prossima partita. Il risultato contro l’Albania è indispensabile. Il gruppo è sereno e l’atmosfera è tranquilla. Chiellini e Marchisio out? Conoscono le mie intenzioni, ho parlato con loro e devono ritrovare la migliore condizione. Perché giochiamo a Palermo contro l’Albania? Non sono mai entrato in queste scelte. E’ stata scelta la sede di Palermo perché come pubblico non ha mai deluso, il pubblico ci deve aiutare anche se qualche anno fa c’erano tantissimi albanesi allo stadio. Contro Israele e giocheremo a Reggio Emilia. I giovani? Buffon, De Rossi, Barzagli, ad esempio, sono esperti e noi abbiamo intrapreso la strada dei giovani che devono crescere.Qualcuno deve crescere, prima della Spagna giochiamo contro l’Uruguay, poi un’altra partita. Gli stage sono importanti perché, ad esempio, Petagna era con noi allo stage e oggi è qui. Bisogna preparare tutti, Donnarumma e Rugani per esempio giocheranno una o due partite».

LA CONFERENZA STAMPA DI GIAMPIERO VENTURA – Prosegue il ct: «Calciatori distratti dalle voci di mercato? Il problema non sussiste e non mi riguarda. Dobbiamo calarci immediatamente nelle parte, sotto ogni punto di vista. La Spal vuole Meret per il match con il Frosinone? Se non fosse venuto con noi sarebbe andato con l’Under 21. Se noi oggi telefoniamo in diretta alla nazionale della Spal e gli diciamo che è convocato, sono sicuro che sia il più felice del mondo. Il ragazzo resterà con noi. Modulo? Una Nazionale deve avere diversi sistemi di gioco. L’ho detto in tempi non sospetti che potevamo costruire una nazionale buona per il futuro. Ora dobbiamo pensare a qualificarci per il Mondiale e se dovessimo farlo l’Italia sarà una sorpresa. Calendario? Se solo una, negli ultimi dieci anni, si è qualificata alla Champions dai preliminari, forse è meglio avere un po’ più di tempo per prepararsi. Non verrà richiesto ma prenderemo insieme una decisione. Tanti giocatori dell’Inter? Candreva ed Eder c’erano già, Gagliardini ha fatto bene con l’Atalanta, la vera novità è D’Ambrosio, uno che conosco molto bene e che può servire a lanciare un messaggio: chi sta facendo bene non deve avere preclusioni. Juventus – Barcellona e Italia – Spagna? Sono gare difficili, ma fattibili entrambi.»