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Vidal o Sanches, effetto Bayern sulla Serie A

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Sono due dei nomi più discussi del momento: Arturo Vidal e Renato Sanches, centrocampisti del Bayern Monaco rispettivamente cercati da Inter e Milan

Inter su Arturo Vidal, Milan su Renato Sanches: difficile pensare che il Bayern Monaco si privi di entrambi nella medesima sessione di calciomercato. Certamente gli approdi di Corentin Tolisso e Sebastian Rudy innescano il classico effetto delle porte girevoli, volendo anche quello di James Rodriguez che proprio Carlo Ancelotti – attuale tecnico del Bayern – utilizzò in determinati frangenti da mezzala, nella seconda stagione del colombiano con la maglia del Real Madrid. Porta d’uscita che salvo scenari al momento tutti da valutare dovrebbe riguardare uno dei due calciatori menzionati: le milanesi insomma attendono le decisioni di casa Bayern Monaco per delineare ulteriormente gli organici attualmente a disposizione di Luciano Spalletti e Vincenzo Montella.

Inter su Vidal: il cileno leader con Spalletti

Senza girarci troppo intorno, Arturo Vidal è la seconda opzione concordata da guida tecnica e dirigenza nerazzurra in caso di mancato approdo di Nainggolan: il centrocampista belga, dopo aver tenuto i tifosi giallorossi con il fiato sospeso, sembra ad un passo dal rinnovo con la sua Roma. Il piano B si chiama Vidal: caratteristiche tecniche pressoché similari, così come lo è la leadership che entrambi sono in grado di esercitare su un gruppo. L’Inter ha disperato bisogno di un identikit del genere: superfluo acquistare altri buoni calciatori ma vie di mezzo in tal senso, i nerazzurri già ne sono pieni, meglio rinunciare alla quantità – anche in vista di una stagione che non presenta il fronte europeo tra gli impegni – e puntare su qualcuno che possa sparigliare le carte. Vidal aggiunge tanto: gli anni alla Juventus ne sono l’indice più credibile, sostanza, polivalenza, gol, mentalità vincente. Classe ’87, ha trent’anni, vero: Walter Sabatini però, proprio perché il Bayern Monaco ha aggiunto centrocampisti di valore al suo organico, può tentare il colpaccio e convincere il cileno affidandogli la leadership dell’Inter per il prossimo quinquennio. Un passo indietro momentaneo per il calciatore, che si ritroverebbe fuori dalle coppe, in nome di un ruolo assolutamente centrale nel medio termine.

Milan su Sanches, la scommessa di Fassone e Mirabelli

Il primo anno di Renato Sanches al Bayern Monaco non ha minimamente aderito alle aspettative che si ripongono su un calciatore pagato ben 35 milioni di euro: scarsissimo l’impiego, appena 615 minuti in Bundesliga e 903 complessivi, nessun gol e nessun assist, prestazioni a malapena giudicabili. Impronta dunque tutta da pervenire. Classe ’97, metterne già in discussione l’investimento sarebbe un errore di portata clamorosa: nel senso, se qualcuno ha deciso di riversare 35 milioni sul cartellino di un diciannovenne, sconfessare il tutto dopo un approccio non ottimale – in un club dalla spiccata competizione come è il Bayern Monaco – metterebbe davvero in discussione i parametri di questo sport. Tutto è consentito allora, tanto cosa importa: male che va, ci si disfa del problema e buonanotte a tutti. Pazienza se arriva una pesante minusvalenza. In questo quadro di riferimento gli scatenati Fassone e Mirabelli hanno fiutato il colpo: già sistemata la mediana con gli approdi dell’esperto Lucas Biglia in cabina di regia ed i muscoli di Franck Kessié, con Bonaventura impiegato da mezzala il cocktail è servito. Con tutti i milioni spesi si poteva fare di meglio? Sarà il campo a dirlo. Fatto sta che lo scintillante operato della dirigenza rossonera ha messo a posto anche questo capitolo: il centrocampo rossonero è rinnovato e non presenta più le evidenti mancanze degli scorsi lassi di tempo.

Sanches il profilo giusto per il Milan di Montella?

La sensazione è quella che manca – o meglio mancherebbe – un quid di tecnica pura per rendere il tutto perfettamente funzionale al calcio di Montella: un centrocampista diverso da Kessié, magari meno imponente sotto il profilo fisico ed atletico ma più abile a legare i comparti della squadra. Alla Bonaventura o volendo alla Calhanoglu, sceglierà il tecnico rossonero in quale posizione attingere il meglio dall’acquisto del talento turco: se l’opzione ricadesse su Bonaventura, l’idea è quella di poter prelevare dal mercato un’alternativa magari di maggiore spessore. Renato Sanches è in tal senso profilo più simile a quello di Kessié che vicino alle caratteristiche di Bonaventura. Certo, con entrambi il Milan si ritroverebbe una mediana di rara potenza e futuribilità, classe ’96 l’ivoriano e classe ’97 il portoghese, ma forse meno complementare a livello individuale rispetto a quanto si potrebbe ottenere con l’innesto di un profilo differente. Fase di studio, prima di aggiungere la ciliegina ad un calciomercato roboante: i tifosi rossoneri attendono gli ultimi botti.