Viviani: «Qui mi sento importante, sogno la A. Roma, vinci lo scudetto!» - Calcio News 24
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2014

Viviani: «Qui mi sento importante, sogno la A. Roma, vinci lo scudetto!»

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Il talento scuola Roma si racconta in esclusiva tra sogni ed ambizioni

Federico Viviani ha scelto il Latina per proseguire il percorso di crescita facendo felici i tifosi pontini. Una scelta dettata dal cuore e dalla voglia di finire quel discorso avviato nella scorsa stagione, quando fu sfiorata una storica promozione nella massima serie. Se ne è dovuta fare una ragione anche Massimo Cellino che lo voleva fortemente nel suo Leeds. Il giovane centrocampista si racconta in esclusiva per Calcionews24.com,svelando anche le ragioni che lo hanno portato a tornare a Latina.

Federico, segni sempre anche nelle amichevoli.
«Si ieri ho segnato anche con l’Aprilia, sono contento anche se è solo calcio d’agosto».

L’obiettivo è quello di aumentare il bottino ottenuto nella passata stagione?
«L’anno scorso è andata bene, non mi posso lamentare avendo segnato cinque gol. Due li avevo messi a segno con la maglia del Pescara e tre con il Latina. Si voglio aumentare il mio bottino perchè posso farlo, il mio obiettivo è quello di migliorare ancora. Adesso sono un pò dietro dal punto di vista fisico ma sto lavorando per mettermi al pari dei compagni e farmi trovare pronto per l’inizio del campionato».

E’ stata un’estate particolare, sembravi pronto ad una esperienza all’estero con la maglia del Leeds. Perchè hai scelto Latina?
«Sono stato quattro giorni a Leeds per vedere come era la situazione, Latina già la conoscevo bene essendoci sei mesi l’anno scorso. Qui tutti mi volevano bene, conoscevo tutto, l’ambiente. Poi mi sono preso due giorni per riflettere, per capire quale era la scelta milgiore per me con la mia famiglia. I tifosi, la società Latina mi hanno sempre voluto bene e mi hanno fatto sentire desiderato, questo è stato importante».

Anche in questa sessione di mercato sono arrivati degli ottimi giocatori, non potete nascondervi.
«La squadra è forte, sono stati bravi i dirigenti. Credo che qualcosa si muoverà ancora, manca una decina di giorni alla fine quindi arriverà qualcuno. La squadra è stata costruita per fare bene, noi dobbiamo mettercela tutta anche se non sarà facile ripetere la stagione passata. Se la dovessimo ripetere, significherebbe andare in A. Lo eravamo fino al 70′ della gara di finale, noi ce la metteremo tutta. Stiamo lavorando tanto con il mister».

Cosa è cambiato da Breda e Beretta?
«Sono entrambi molto bravi, preparati. Cambia un pò il carattere, Breda era un pò più pacato mentre Beretta è più focoso, più sul pezzo. Al mister Breda lo devo solo ringraziare perchè mi ha dato la possibilità di giocare sempre, ha puntato su di me. Beretta, anche se lo conosco da poco, mi ha fatto un’ottima imrpessione. e so che devo imparare molto anche grazie ai suoi consigli. Mi sta spiegando come vuole farmi giocare, mi sono messo a disposizione e cercherò di soddisfarlo. Da un allenatore cosi penso che ci sia solo da imparare».

Dove pensi di poter migliorare?
«Sicuramente dal punto di vista fisico, magari durante la partita ho dei momenti in cui calo fisicamente. Questo è dovuto anche che solo nella seconda parte della scorsa stagione ho giocato con continuità. A Padova, dopo un buon avvio, mi sono fatto male al ginocchio e ho dovuto rincorrere. A Pescara sono stato fermo sei mesi, mi sono fatto male due volte e ho avuto poca continuità. Dal punto di vista fisico ho sicuramente tanto da migliorare e lavorare. Devo aumentare il ritmo, se raggiungo la migliore condizione fisica posso crescere il mio modo di giocare».

Passando al campionato, quest’anno c’è il derby, attesissimo, con il Frosinone.
«Sicuramente sarà una partia con il coltello tra i denti, i tifosi ci credono tanto. Già quando il Frosinone stava facendo i play-off, i nostri tifosi parlavano di un derby al cardiopalma. Qui il derby è molto sentito, io ne ho provato qualcuno in Primavera con la Roma ed erano anche loro molto sentiti. Dobbiamo puntare a fare bene il resto della stagione e cercare di fare sei punti in quelle due gare».

A proposito della Roma, Garcia ti aveva fatto seguire: speri di tornare in giallorosso?
«Roma è la mia casa, ho vissuto sei anni a Trigoria. Ho sempre detto se la Roma non dovesse puntare di me non sarà un problema irrisolvibile, io punto a diventare un gocatore di serie A. Voglio giocare ad alti livelli, se dovesse essere nella Roma meglio.

La Roma può vincere lo scudetto?
«La Roma è  davvero una grande squadra, Sabatini ha fatto una squadra importante e devono puntare allo scudetto. Io credo che l’obiettivo di una formazione ambiziosa come la Roma è quello di milgiorare sempre, con quei campioni si deve puntare al titolo».