Mazzarri - Inter: «Eravamo secondi, poi Moratti...» - Calcio News 24
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Mazzarri – Inter: «Eravamo secondi, poi Moratti…»

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Watford: Mazzarri – Inter, nuovo capitolo. In una intervista l’ex allenatore nerazzurro torna sull’esonero e sul recente passato. Parole per la nuova esperienza paragonata a quella a Napoli: «C’è da costruire»

La carriera di Walter Mazzarri è ripartita dall’Inghilterra, dal Watford ma, come lui stesso tiene a precisare, non è né un punto di arrivo né di ripartenza. Certo è che, dopo le esperienze a Napoli ed Inter, il tecnico livornese aveva bisogno di una scossa: ora con i londinesi della famiglia Pozzo (una delle ragioni per cui ha accettato l’offerta inglese, a suo dire) è ottavo, lontano dalla zona calda. Non male. Riguardo alle polemiche del passato dopo l’esonero all’Inter, giudicato un po’ frettoloso, però c’è ancora da dire: «Non voglio fare polemica, non mi interessa, ma quello che posso dire riguardo all’Inter è che tutto è cambiato con la cessione della società – spiega Mazzarri al Corriere dello Sport . Io sono stato ingaggiato da Massimo Moratti dopo il nono posto della stagione precedente e con lui eravamo secondi in classifica prima del passaggio del club avvenuto durante la stagione. Alla fine siamo arrivato comunque al quinto posto: è palese che dopo la cessione della società la situazione si è complicata». Nessun giudizio invece sul recente esonero di Frank de Boer. WATFORD, MAZZARRI: «QUI COME AL NAPOLI» – La situazione attuale del Watford, che deve costruire in vista del futuro, ricorda a Mazzarri quella del suo primo Napoli, reduce dagli anni difficile della Serie B e che lui ha portato al top con giocatori giovani e talenti scoperti: «Io sono arrivato nel 2009, il Napoli era tornato in Serie A nel 2007, dovevamo ricostruire e siamo cresciuti insieme. Dovevamo iniziare un ciclo, come qui al Watford. A Napoli i risultati più importanti sono arrivati dopo la prima stagione». Mazzarri non si preclude un sogno come quello di Claudio Ranieri al Leicester City, anche se quest’anno è impossibile. Sul futuro nessun programma: di sicuro, spiega l’ex Inter, il calcio inglese avanti.