CN24 Awards: a luglio comandano Pastorello e Bozzo - Calcio News 24
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CN24 Awards: a luglio comandano Pastorello e Bozzo

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Calcionews24 Awards è la classifica mensile di procuratori, agenti ed intermediari. Vediamo chi ha dominato nelle varie categorie a luglio 2016. Andiamo a comandare…

Con notevole ritardo, causa lancio del nostro nuovo sito web (a proposito, vi piace?), ecco la classifica aggiornata dei procuratori per luglio 2016. Premessa fondamentale, in maniera tale da anticipare eventuali questioni di sorta: la classifica si riferisce agli affari (più o meno) conclusi nel mese di luglio, cioè un po’ prima dell’ufficialità del passaggio di Pogba al Manchester United. Mi piacerebbe insomma prevenire commenti, già intravisti a giro, della portata intellettuale di “minkia zio cioe ma raiola a ftt un sakko di $oooldi!!11!”. Quanto fate notare è evidente anche ad una salma al cimitero, ma ne parleremo ad agosto. Zii.

CLASSIFICA PROCURATORI – LUGLIO 2016

10. FABRIZIO FERRARI – Agente di Florian Thauvin, protagonista di un affare poi saltato successivamente in casa Lazio. Trattativa abbastanza lineare, anche perché pare che la volontà del giocatore fosse quella di tornare all’Olympique Marsiglia per questioni pure famigliari: mi pare di aver intravisto la sua tipa da qualche parte e devo confermare, tecnicamente parlando, che se la ragazza ha davvero votato Marsiglia, Marsiglia doveva essere. Probabilmente la bella Charlotte avrebbe convinto il sottoscritto anche a darsi fuoco una domenica pomeriggio di luglio in Piazza San Pietro in mondovisione, per dire. Plauso comunque a Ferrari per averci provato: ma fica batte procuratore sempre uno a zero.

https://www.instagram.com/p/BIFWSXpBgfj/?taken-by=charlottepirroni

9. ANDREA D’AMICO – Agente di Marco Borriello, accasatosi al Cagliari. Tra le tante proposte sul piatto ha vinto quella geograficamente più vicina al Billionaire, ma se solo ci fosse stata una squadra di calcio di medio livello ad Ibiza ‘sto qui non lo avremmo mai più rivisto in Italia. Bravo A. a concludere l’affare senza lasciarsi travolgere dal tormentone dell’estate per meno-dotati: bomber, GV lifestyle, enjoy. Cioè tutte quelle cacate che hanno riempito invece le vacanze di Borriello, prima di ritrovarsi un lavoro normale. Adesso che l’estate è pressoché finita, facciamo che non è successo niente. Vorremmo solo dimenticare.

https://www.instagram.com/p/BHF1rK9DsMx/?taken-by=gianlucavacchi&hl=it

8. MINO RAIOLA – Agente di Paul Pogba. Come sopra. Voi fate finta che è ancora luglio.

7. DIEGO TAVANO – Agente di Sebastian De Maio, giocatore passato dal Genoa all’Anderlecht. Ci sarebbe poi la seconda parte della storia, quella di lui (il giocatore) che dopo nemmeno un mese se ne va dal Belgio e torna in Italia, alla Fiorentina, ma non vorrei confondervi troppo che a me già fa male la testa così. Diciamo che fare una sola operazione di mercato con due giocatori is for boys, farne due con un solo giocatore invece is for men. Prossime tappe del De Maio-tour: Alcatraz di Milano, Sanremo, sagra della porchetta di Ariccia.

6. FURIO VALCAREGGI – Agente di Emanuele Giaccherini e, sull’argomento, mi pare di aver già scritto a giugno. Giak passerà alla storia come il primo ex juventino che trasloca a Napoli e non crea clamore: ‘sto povero ragazzo ce l’ha nel destino di non essere cacato mai.

5. ROBERTO CALENDA – Agente di Juan Jesus, passato dall’Inter alla Roma. Calenda che fa affari con Sabatini è un evergreen come sigaretta, caffè e cacca la mattina appeno sveglio. Come la cravatta ai funerali. Come i video demenziali di Paperissima. Come me che cito i video demenziali di Paperissima. Ai tifosi giallorossi faccio un appello: stringete i denti ancora un po’, ancora qualche commissione regalata qua e là e sarà tutto finito. Ve lo ha promesso.

4. GIUSEPPE RISO – Agente di Pierluigi Gollini, finito all’Aston Villa. Affare che onestamente mi dice poco e niente. Bravo il suo agente a spillare un’altra commissione estiva, fesso il giocatore a non capire che a quell’età e con quelle prospettive avrebbe potuto giocarsela meglio e che a Birmingham c’è un clima di merda. Contento lui, contenti tutti.

3. MARIO GIUFFREDI – Agente di Mario Rui, passato alla Roma. Giocatore più sfortunato dell’ultimo che s’è trovato a letto con Belen ed ha schiacciato solo un pisolino. Certe volte la vita è ingiusta, ma è meno ingiusta quando sei ricco. Poi tutto sommato poteva andare peggio: poteva farsi male prima di andare alla Roma. Cioè mi spiego: poteva andare peggio al suo procuratore. Abbastanza menzionabile anche l’affare Biraghi – Pescara. Bella lì.

2. ALESSANDRO MOGGI – Agente di Ciro Immobile, finito alla Lazio. L’attaccante era al Siviglia, ma bla bla bla. Alla fine gli spagnoli non lo volevano e allora lui bla bla bla. Al Torino non ci è voluto tornare e bla bla bla. Il resto della storia già la conoscete poi e bla bla bla.

1. FEDERICO PASTORELLO – Agente di Antonio Candreva, passato all’Inter. Oh, se solo Pastorello parlasse un po’ di più a radio e giornali… No, sto scherzando ovviamente. Anzi, se lo facesse meno non sarebbe male. Molto meno. In fin dei conti ci sono tanti modi di parlare: si può parlare, per esempio, senza parlare. Ci sono una serie di domande che giornalisticamente dovrei porre a Pastorello: a quale registro è iscritto? Chi firma i mandati di rappresentanza dei suoi giocatori? Chi è il rappresentante legale della P&P Pastorello and Partners? Non mi interessano le questioni fiscali eh, non mi mandano gli omini con la fiamma sul cappello, vorrei solo comprendere di quaranta giocatori a giro di cui Pastorello viene menzionato come “agente di”, di quanti è davvero “agente di”. Tutto qua, ecco.

MAGLIA NERA: ROBERTO CALENDA – Agente di Keita Balde in questo caso. Recordman della nostra classifica: il primo a beccarsi un quinto posto e, contemporaneamente, pure la maglia nera. Come quello che limona per la prima volta la tipa e si becca gli orecchioni. Che Keita non fosse un pozzo di intelligenza, mi era già stato riferito, ma penso fosse intuibile così, a vista, dopo due o tre uscite. Che ci fosse un agente tanto folle da andargli dietro, mi pareva onestamente ai confini della realtà, ma di robe ne ho da imparare ancora tante. Non critico la già di per sé criticabile strategia di non far presentare il giocatore in ritiro (usanza peraltro piuttosto diffusa ormai negli ultimi anni ed assolutamente terzomondista, perché se domani qualsiasi altro lavoratore non dovesse presentarsi a timbrare come pretesto per un aumento o per andarsene, verrebbe senz’altro preso a calci nel culo). Critico la coerenza nel non aver proseguito la strada intrapresa fino in fondo: Diawara non si è presentato in ritiro, ha fatto la figura del dilettante con tre quarti degli addetti ai lavori del calcio italiano, ma almeno è rimasto coerente con la sua scelta (una scelta di merda, ma tant’è). Keita è sembrato più incoerente della scritta “il fumo uccide” sui pacchetti di sigarette. Verrà tramandato alla storia come l’unico giocatore al mondo capace di far passare dalla parte della ragione Lotito. Essere ricordato dalla gente: lo stai facendo nel modo sbagliato, gioia.

CLASSIFICA INTERMEDIARI – LUGLIO 2016 

5. CLAUDIO VIGORELLI – Intermediario per l’Italia di Woyciech Szczesny. Poi ne parleremo meglio nella classifica di agosto. Almeno ci sono le mediazioni a dare sollievo.

4. GIUSEPPE RISO – Intermediario di Carlos Bacca per il Milan. Guardiamo il lato positivo della faccenda a posteriori: almeno s’è fatto un bel po’ di viaggetti a Londra già spesati.

3. VINCENZO MORABITO – Intermediario di Hernanes per la Juventus. Leggere sopra.

2. ULISSE SAVINI – Intermediario di Daniel Pavlovic per il giocatore in Italia. In Svizzera ormai conoscono solo due italiani: Savini ed Emilio Fede quando lo fermano alla dogana con la valigette di contanti. Ci sarebbero pure quelli che vanno ai bar a Lugano, ma siccome c’è ancora gente pura che non sa che succede lì, magari eviterei di dire troppo. Tornando ad Ulisse: bene nelle vesti di intermediario. Meno bene nelle vesti di passacarte di Wanda Nara. Il migliore augurio che posso fare a lui, come al resto della categoria dei procuratori italiani, è quello di riappropriarsi di un certo orgoglio e smetterla di dare spazio a personaggi col quoziente culturale di una murena. Dire che fare il procuratore è seguire le indicazioni di una ex showgirl è come dire che fare il giornalista è scrivere sotto dettatura di un analfabeta.

1. BEPPE BOZZO – Intermediario di Fernando per la Sampdoria. Alla fine è riuscito a venderlo, oh. Almeno questa soddisfazione ce la siamo tolta, ecco. Sul fronte procure note dolenti, ma ne parleremo il prossimo mese, che adesso fa caldo ed io non c’ho voglia di scrivere e voi non c’avete voglia di leggere altre tristezze di calciomercato. Certo, un anno fa era tutto diverso, si stava meglio quando si stava meglio. Quest’anno il tormentone è “Andiamo a comandare” e questo vi dà un po’ l’idea di quanto l’umanità meriti l’estinzione.

SITUAZIONE GENERALE – Procuratori: guidano con due premi ciascuno Moggi e Pastorello. A seguire: Tinti, Raiola e Riso. Intermediari: guida con due premi Branchini, quindi a seguire il gruppetto formato da Giuffrida, Pastorello, Napolitano, Quadri e Bozzo.