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Cessione Palermo, smentita l’ipotesi Taylor

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palermo bortoluzzi

Cessione Palermo: lunedì l’inizio di una nuova era con la proprietà angloamericana. Il dopo-Zamparini potrebbe cominciare da investimenti per un nuovo stadio e per un nuovo centro sportivo

Cessione Palermo: smentita l’ipotesi Taylor – 2 marzo, ore 9.30

Zamparini lascerà davvero, non subito ma comunque in tempi brevi e gradualmente. Sarà necessario qualche mese al fondo anglo americano per ambientarsi nella realtà siciliana e Zamparini detterà le disposizioni da qui fino a fine campionato, rimanendo il punto di riferimento per chi è all’interno del Palermo. Al momento è stata smentita l’ipotesi Martin Taylor come nuovo presidente dei rosanero: è stato al Barbera ma l’ex di Barclays non farà parte del nuovo progetto. Come riporta Il Corriere dello Sport al timone del Palermo arriveranno comunque personaggi di spessore a livello finanziario.

Cessione Palermo, Zamparini: «Resto da consulente, i nuovi non capiscono di calcio» – 1 marzo

Mai banale e sempre senza peli sulla lingua Maurizio Zamparini. Il dimissionario presidente del Palermo ha parlato a “Radio Kiss Kiss Napoli“, commentando l’imminente cessione del club rosanero agli americani: «Lascerò il Palermo in buone mani, penso di aver trovato il giusto acquirente. Sensazioni? Le emozioni fanno parte della vita, ma a un certo punto sapevo che dovevo lasciare. Ormai ho una certa età e questo calcio mi ha stressato. Lascio senza rimpianti, sono contento per questo. Sono anche contento per l’affetto ricevuto e dato da Palermo. Resterò nel consiglio d’amministrazione del club rosanero, farò da consulente perché i nuovi non capiscono nulla di calcio».

Cessione Palermo: investimenti da 200 milioni, ecco per cosa

L’era di Maurizio Zamparini al Palermo è ufficialmente terminata da qualche giorno: lunedì ne inizierà una nuova con la presentazione della nuova proprietà che, a meno di sorprese, dovrebbe in queste ore versare la somma necessaria all’acquisto della società rosanera. Sui nomi per il momento vige il più stretto riserbo: si sono fatti vari nomi, come quello di Martin Taylor, ex presidente della banca inglese Barclays, ma per adesso l’unica certezza è che la cordata in arrivo a Palermo sia capeggiata da due soggetti ben distinti, un inglese ed un americano. Uno dei due dovrebbe prendere sin da subito la presidenza del Palermo e gestire la situazione da vicino, mentre l’altro dovrebbe rappresentare gli interessi della società nei uffici del fondo tra New York e Londra. Di certo il nuovo corso palermitano partirà in tempi brevi, ma non subito: al momento, riporta il Corriere dello Sport, non filtrano nomi nuovi per quel che riguarda l’organigramma della società. L’allenatore Diego Lopez ed il direttore sportivo Nicola Salerno sono sotto contratto fino al 2018 e, probabilmente, rimarranno in sella fino a fine stagione, anche se l’esito del campionato pare quasi certo con la retrocessione.

Cessione Palermo: la nuova proprietà investirà 200 milioni?

A quel punto si partirà a parlare di calcio giocato. Prima ancora la nuova proprietà angloamericana del Palermo potrebbe riprendere il discorso, interrotto tempo fa da Zamparini per malumori di tipo burocratico, riguardante il nuovo stadio rosanero: il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando si è detto disponibile a parlarne, ma servirà un investimento sull’unghia di almeno un centinaio di milioni di euro. Altri soldi potrebbero essere investiti dalla nuova proprietà palermitana per la costruzione di un nuovo centro sportivo dalle parti di Carini. Quando si comincerà ad agire? Il mistero è proprio questo, ma si capirà meglio lunedì.