Gianpaolo Bellini: una vita dedicata all'Atalanta Bergamasca Calcio
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Gianpaolo Bellini: una vita dedicata all’Atalanta Bergamasca Calcio

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Atalanta-Roma serie A

Gianpaolo Bellini: ex bandiera dell’Atalanta che dal 1986 ha sposato la causa nerazzurra (dalle giovanili alla prima squadra fino ad oggi)

435 presenze, 18 stagioni, 9 goal: una sola maglia indossata. Gianpaolo Bellini è la rappresentazione di cosa voglia dire amare l’Atalanta nel bene e nel male, essere sempre presente mettendo il bene della squadra davanti a tutto: dedicandogli una carriera intera all’insegna di un sogno diventato realtà.

Nato a Sarnico il 27 marzo 1980, all’età di 6 anni entra nel settore giovanile dell’Atalanta (squadra di cui è tifoso) svolgendo tutta la trafila fino ad arrivare alla prima squadra, non senza togliersi qualche soddisfazione vincendo lo scudetto Primavera 1997-1998. Da Zingonia al Comunale, dalla Primavera alla Serie B debuttando in un’Atalanta-Verona 3-2 l’11 aprile del 1999 con Bortolo Mutti in panchina.

La cavalcata dei Vavaboys vede sbocciare la Dea dei giovani e lui fa parte di quella cerchia: viene convocato in Under 21, e in quella stagione segna addirittura due goal in Coppa Italia contro quella Roma che vincerà il campionato. Tecnicamente si dimostra duttile sia in fase difensiva che di spinta sulla fascia (alcune volte riadattato anche da difensore centrale nelle situazioni d’emergenza), ed escludendo qualche infortunio di troppo, la sua forza di volontà lo porta ad essere sempre titolare nel quartetto difensivo orobico.

Che sia Serie A o B, Bellini è sempre presente mettendoci la faccia nei momenti di difficoltà, e con Delneri tra il 2007 e il 2009 ritrova anche la continuità fisica giocando una delle sue stagioni migliori: un vero e proprio guerriero silenzioso, superando Angeleri e diventando il giocatore più presente nella storia dell’Atalanta.

Appende le scarpette al chiodo nella stagione 2015-2016, dove l’ultima partita casalinga contro l’Udinese segna sotto la Curva Pisani: con tanto di festa finale da far venire la pelle d’oca a tutto il popolo bergamasco, fiero del suo capitano e per tutto quello che ha dato alla Dea.

Il matrimonio tra Bellini e la Dea è destinato a continuare dove tutto è iniziato: a Zingonia. Diventa prima vice di Brambilla alla Primavera e poi allenatore dell’Under 17 trasmettendo ai ragazzi quei valori che gli sono stati tramandati ai tempi. Una carriera per l’Atalanta, una vita per l’Atalanta.