Inter - Milan all'ora di pranzo: l'avete voluta la bicicletta? - Calcio News 24
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Inter – Milan all’ora di pranzo: l’avete voluta la bicicletta?

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Perisic - Inter

Inter – Milan all’ora di pranzo fa discutere i tifosi, ma è la normale conseguenza delle politiche calcistiche degli ultimi anni. Ci si apre ai mercato orientali e quindi un derby alle 12.30 è come stare al passo coi tempi. Anche se, quelle belle partite in notturna…

Si inizia con le linguine ai frutti di Murillo, si prosegue con una bella piadina Romagnoli e alla fine un buon tiramiSuso che mette d’accordo tutti. Questo è il menù del gran pranzo del 15 aprile, dalle ore 12.30 a San Siro, Milano. La trentaduesima giornata di Serie A mette di fronte l’Inter e il Milan, il Derby della Madonnina si giocherà per la prima volta nella storia per il cosiddetto orario da lunch match: una scelta che va incontro alle politiche e ai cambiamenti calcistici degli ultimi anni. Giocare un derby alle 12.30 significa cambiare radicalmente le proprie abitudini ma è solo una questione di mentalità, quella stessa mentalità che molto spesso viene tirata in ballo quando si parla di evoluzione del calcio italiano. Si dirà che in questo caso si snatura una partita ormai sacra come il derby e che i veri problemi del nostro pallone sono altri (vivai, competitività, numero di squadre e via discorrendo) ma Inter – Milan all’ora di pranzo è da vedersi non come un’anomalia, bensì come la normalità. Abbiamo voluto la bicicletta? Ora pedaliamo. Abbiamo voluto la partita all’ora di pranzo? E adesso la giochiamo. Il fatto che si giochi di sabato non inganni, è il giorno prima di Pasqua, è da considerarsi festivo. E quindi si apparecchi il Meazza, il pranzo è servito.

Inter – Milan: l’elogio della modernità

Se il nostro calcio è in crisi, va valorizzato. E come valorizzarlo se non “vendendolo” a uno dei pochi Paesi che prova ancora una smodata attrazione verso la Serie A? Se si sposta la partita alle 12.30 non bisogna fare dietrologia – per carità, quella ha stufato – e pensare che sia solo un favore all’Inter e a Suning, in modo tale da trasmettere in Cina la sfida in prime time (o quasi). Il calcio è diventato un prodotto e non caschino dal pero i tifosi che, nella maggior parte dei casi, hanno lasciato gli stadi per vedersi comodamente le partite sul divano di casa. Le partite in notturna hanno un sapore romantico e affascinante, c’è una generazione di fan che si ricorda dei gol di Weah o Ronaldo sotto i riflettori di San Siro, ma non bisogna scadere nella nostalgia. I social ci mettono del loro, con questo richiamo al passato divenuto ormai forzato e pesante. Come suggeriscono certe pagine di Facebook, bisogna essere anti-nostalgici, e poco importa se questo significa pranzare davanti a Honda o Santon. La Cina potenzialmente porta più di trecento milioni di spettatori, bisogna interpretare questo anticipo del 15 aprile come un passo in avanti per rilanciare la Serie A e, perché no, sperare che da questo step poi si arrivi a un altro, il che vorrebbe dire aprire di nuovo e maggiormente i propri mercati e i propri orizzonti. La modernità non sempre è il male: stiamo parlando di un derby alle 12.30, non di una partita in cui è legale prendere la palla di mano o giocare sei contro undici. In Spagna il Clasico (BarcellonaReal Madrid, una partita che da sola vale più del PIL di certe nazioni) è stato giocato nel primo pomeriggio, all’ora dell’aperitivo, all’ora di cena e ad altri orari; in Inghilterra è ormai tradizione consolidata la partita delle 12.45. Inter – Milan, che al momento rimane la sfida tra la quinta e la settima in campionato, potrebbe diventare un esperimento straordinario oppure un fallimento, ma tentare non nuoce. La retorica da nostalgia a tutti i costi lasciamola a chi non è in grado di vivere il presente, per favore.