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Altro che Epic: è Brozovic la croce dell’Inter

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Le follie del croato hanno affossato l’Inter contro la Sampdoria: prima tiene in gioco Schick in occasione del pareggio, poi causa il rigore che Quagliarella trasforma. A Pioli, un giocatore così discontinuo, non serve

Altro che Epic: Brozovic è diventato l’uomo copertina del crollo dell’Inter contro la Samp. Prima tiene in gioco Schick in occasione del pareggio dei blucerchiati, poi con un fallo di mano tanto inutile quanto dannoso causa il rigore che Quagliarella trasforma per il definitivo 1-2. E ora Pioli si ritrova a dover dire definitivamente addio ad una Champions League distante nove punti. Troppi, per poter continuare a sperare ancora nel terzo posto. Il principale imputato del crollo interno dei nerazzurri è senza dubbio il talento croato, che all’Inter ha alternato lampi di classe purissima a errori marchiani. La discontinuità ha caratterizzato la sua avventura a Milano già dai tempi di Mancini: il centrocampista, nonostante avesse più volte dimostrato di avere i numeri per poter far bene in Italia, non era mai riuscito a trovare una vera e propria collocazione tattica. Il Mancio non lo ha mai considerato un titolare inamovibile, ma un buon giocatore in grado di aiutare la squadra soprattutto a partita in corso. Il rapporto con Frank De Boer, invece, si è deteriorato sin da subito: messo ai margini dal tecnico olandese, ha sempre di mostrato uno scarso attaccamento ai colori e una professionalità limitata. All’allenatore serviva un ragazzo maturo, ma Brozovic lo ha tradito sin da subito, complice anche un’estate vissuta fra voci di mercato e numerose sirene provenienti dalla Premier League (Chelsea su tutti). Ma l’arrivo di Pioli lo ha fatto rinascere: la doppietta contro il Genoa lo mette al centro del progetto tecnico, fino all’infortunio al piede rimediato nella gara la Juve e all’esplosione di Banega. Ed ecco che, contro la Samp, Brozovic si riprende il posto da titolare, ma il risultato è un disastro in piena regola. Le follie del croato hanno compromesso la partita dell’Inter e ora ci si chiede se il centrocampista è davvero pronto per una grande squadra. La risposta, per il momento, l’ha data il campo: prima di diventare davvero Epic serve tanto, tantissimo tempo. E la società comincia ad essere stufa di aspettare all’infinito…

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