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Gravina sbotta: «Cori razzisti? Gli arbitri non possono sospendere le partite»

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A margine dell’incontro al Viminale, il numero uno della Figc Gabriele Gravina ha chiarito il ruolo dell’arbitro nel caso di cori razzisti allo stadio

Continua a tenere banco il tema dei cori razzisti. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato a margine dell’incontro al Viminale sulla sicurezza negli stadi italiani: «L’arbitro non ha nessuna discrezione, non è in grado di valutare i rischi collegati a una sospensione di una gara come impatto sul mantenimento dell’ordine pubblico. Il provvedimento è chiaro». 

Da 30 minuti, presso la Scuola superiore di polizia a Roma, è inizata la riunione dell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive dedicata alla violenza negli stadi, convocata dal ministro dell’interno Matteo Salvini d’intesa col sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti. Oltre al vicepremier e al sottosegretario, partecipano all’incontro il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, della Figc, Gabriele Gravina, delle Leghe di Serie A, Serie B e Lega Pro, della nonché i presidenti delle Associazioni Italiane Calciatori, Arbitri, Allenatori, i Presidenti della Federazione Italiana Editori Giornali e dell’Ordine dei Giornalisti.

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