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Low, CT della Germania: «Ozil non mi ha ancora chiamato»

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Continua il rifiuto di Mesut Ozil nei confronti della Nazionale tedesca dopo la figuraccia di Russia 2018, ma la tensione si è creata già a maggio

Dopo un Mondiale a dir poco deludente, la Germania di mister Low è ancora alle prese con l’addio, a quanto pare irreversibile, del suo ultimo capitano, Mesut Ozil. Il centrocampista dell’Arsenal non avrebbe affatto tollerato le critiche piovute prima e dopo Russia 2018, quando tutto è iniziato a maggio scorso, con la pubblicazione di alcune foto con Recep Tayyip Erdogan. La situazione è degenerata a luglio, quando Ozil (forse ancora in preda a rabbia e delusione) aveva etichettato come «incompetente» il presidente della federcalcio tedesca Reinhard Grindel. Di qua l’annuncio dato mediante i suoi profili social, dove aveva scritto a chiare lettere che non sarebbe rientrato in Nazionale finché ci sarebbe stato un «sentimentodirazzismo e mancanza di rispetto» nei suoi confronti.

Sull’addio volontario di Ozil ha parlato il CT Low: «Mesut non mi ha ancora chiamato, ha preso la sua decisione, devo accettarla. Ozil ha chiuso la porta da solo»

Sulla Bild, il CT tedesco Joachim Low ha detto: «Mesut non mi ha ancora chiamato, eppure ho provato a contattarlo più volte nelle ultime settimane, via messaggi e telefono. Ha preso la sua decisione e devo accettarla. Dal mio punto di vista, Mesut Özil ha spiegato in modo chiaro il proprio ritiro e con questo ha chiuso la porta da solo. Un ritorno non è assolutamente un tema. È stato un mio giocatore per 9 anni in cui ci sono stati pochi bassi e molti alti, soprattutto abbiamo vinto la Coppa del Mondo e questo rimarrà per sempre. Penso ancora che lui sia uno dei migliori giocatori che la Germania ha avuto negli ultimi 30 anni».

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