2009

Brescia, Arcari e Zambelli vorrebbero restare

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Come sarà  il Brescia del futuro? Il futuro è un’equazione che in questo momento in casa biancazzurra ha troppe incognite per poter trovare soluzioni e certezze.

Anche Michele Arcari attende notizie: Ã?«Io ho ancora un contratto per un altro anno, ma sinceramente non so quali siano le intenzioni della società  – le parole del portiere biancazzurro, tra i pochi giocatori ad aver offerto un rendimento soddisfacente in questo campionato concluso con la retrocessione in B -. Devo molto al Brescia che mi ha dato la possibilità  di giocare in serie A quindi non ho problemi. Vediamo che cosa decideranno, vediamo se hanno intenzione di puntare su Leali o che altro hanno in mente. Adesso c’è però c’è solo la grande tristezza per questa retrocessioneÃ?».

E il ricordo va inevitabilmente alla promozione in serie A: Ã?«Un anno fa, di questi tempi – ricorda il portiere di origini cremonesi – eravamo i padroni della città . Adesso invece è come se fossimo dei reietti. Il calcio è anche questoÃ?».

MARCO ZAMBELLI non si nasconde mai dietro ad un dito e, quando gli si chiede dello striscione che rendeva onore al capitano della Sampdoria Pallombo, domenica scorsa in lacrime sotto la curva blucerchiata dopo la retrocessione stigmatizzando indirettamente il comportamento dei giocatori del Brescia non ha dubbi: Ã?«Ognuno vive le tragedie non solo sportive alla sua maniera. Magari c’è chi preferisce piangere in silenzio a casa propria, ma non per questo significa che non gli stia a cuore la propria squadra o i propri tifosi. Vi posso assicurare che questa retrocessione di lacrime ne ha fatte versare a moltiÃ?».

E adesso? Anche Zambelli potrebbe partire? O è disposto a restare? Ã?«Beh non è una novità  che mi sente bresciano fino al midollo e che la maglia con la “V” bianca sia per me una seconda pelleÃ?», la risposta del terzino di Gavardo.

POI UNA RIPOSTA a Cristiano Doni, l’atalantino che ha da tempo rinnegato il suo passato biancazzurro e che non perde occasione per dimostrare, con dichiarazioni spesso fuori luogo, che la classe in campo spesso non coincide con la classe nel vivere quotidiano: Ã?«Io non conosco Doni “? afferma Zambelli – ma pensavo fosse una persona intelligente e lo stimavo come giocatore. Sbagliavo. E poi Doni dovrebbe sapere che prima o poi la ruota giraÃ?».

Fonte | di Ciro Corradini per BresciaOggi.it

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