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Milan, via libera dalla UEFA al riscatto di Bakayoko: ecco perché

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Il Milan lavora già al riscatto da 35 milioni di euro di Bakayoko dal Chelsea: nonostante l’ingente somma in ballo, i rossoneri potrebbero comunque rispettare i paletti del FPF

Concluso il mercato di gennaio, il Milan studia le mosse in vista della prossima estate, partendo dalle conferme: la prima di queste dovrebbe riguardare il centrocampista Tiemoué Bakayoko, arrivato in prestito dal Chelsea in estate, che finora ha decisamento soddisfatto le attese rossonere. Il riscatto del giocatore francese tuttavia non è affare così semplice: il prezzo fissato in estate per lui è di circa 35 milioni di euro, una cifra che andrebbe inevitabilmente ad impattare sui bilanci milanisti tenuti in questi mesi sotto strettissima osservazione dalla UEFA causa Fair Play Finanziario. Al netto delle difficoltà rossonere però – riportano stamane le indiscrezioni di stampa – esiste comunque la concreta possibilità che Bakayoko possa rimanere a Milano con il placet anche degli organi di controllo europei.

La motivazione? Molto simile a quella che ha portato la UEFA stessa a dare l’ok all’operazione (simile in termini di costo) di acquisto di Krzysztof Piatek dal Genoa appena qualche giorno fa: la cifra da spendere per Bakayoko sarebbe sì consistente, ma alleggerita sia dai costi di ingaggio del giocatore (il centrocampista attualmente guadagna circa 3 milioni di euro netti l’anno), sia dalla spalmatura del contratto su più anni (e quindi su più bilanci), ma soprattutto dalla sua giovane età che potrebbe eventualmente permettere grossi margini di profitto in caso di futura rivendita.

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