2017

Di Francesco progetta il futuro: «A Roma a lungo, studio per vincere»

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Per Di Francesco Roma non ha segreti, ma nemmeno la Roma li ha: si appresta alla sfida con la Juventus con serenità e senza pensare allo Scudetto

Eusebio Di Francesco vuole dare fastidio. Ammette di non pensare allo Scudetto e vuole che la sua Roma giochi a viso aperto contro tutte le altre grandi. La partita con la Juventus sarà un esame importante, secondo l’allenatore i bianconeri sono tornati solidi soprattutto in difesa ma non ci sarà da subire l’impatto dell’Allianz Stadium, dove la Roma storicamente non fa belle figure. La lotta per lo Scudetto è un affare a cinque, continua, e anche la Lazio può dire la sua, dato che il campionato è vibrante e divertente. C’è spazio pure per qualche elogio: «Allegri lo trovo un allenatore europeo, per la consapevolezza dei suoi mezzi. Totti invece è un regista dietro la scrivania, sa come sono i ragazzi e mi aiuta su come trattarli».

L’aspetto più difficile dei suoi primi mesi alla Roma? «Riuscire a far capire i miei concetti e a non scimmiottare Spalletti. Qui non è facile staccarsi dall’ambiente, ma ormai non do peso a quello che accade intorno» prosegue Di Francesco a La Stampa. Ammette di ammirare Ancelotti e di studiare da Conte, poi candida l’amico Montella come commissario tecnico della Nazionale e l’ex compagno di squadra Tommasi come numero uno della FIGC. Infine, qualche parola sul futuro: «Vorrei rimanere a Roma a lungo, la società ha tutti i presupposti per vincere. Come dice Monchi, conta la fiducia e non il contratto».

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