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Genoa, crisi finita? L’effetto De Rossi è già realtà! Dimenticato Vieira, il tecnico ex roma ha già portato identità, dialogo e cambi decisivi: e adesso tocca all’Inter

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Genoa, crisi finita? L’effetto De Rossi è già realtà! L’analisi di Tuttosport parla della trasformazione del Grifone con l’arrivo dell’ex Roma

Tuttosport offre oggi un ritratto della situazione in casa Genoa, profondamente cambiata dopo l’arrivo di Daniele De Rossi. Arrivato in punta di piedi, senza proclami né stravolgimenti, il nuovo tecnico ha impiegato pochissimo per lasciare il segno sulla panchina rossoblù. Il suo approccio, basato sul dialogo con lo staff precedente – Domenico Criscito e Alberto Murgita, artefici della prima vittoria a Reggio Emilia – e con i giocatori, si è rivelato vincente.

I numeri parlano chiaro: 8 punti in 4 partite di campionato, frutto di due pareggi (2-2 con la Fiorentina, 3-3 a Cagliari) e due vittorie pesantissime (2-1 al Verona, sfatando il tabù Ferraris, e 2-1 a Udine). L’unico passo falso, il ko in Coppa Italia contro l’Atalanta, è stato una scelta calcolata per testare le seconde linee, in una gara peraltro condizionata dall’inferiorità numerica.

De Rossi sta plasmando un Genoa a sua immagine, costruito su un 3-5-2 ordinato e su un gruppo che risponde positivamente alle sollecitazioni. «Lottano come una famiglia, lottano veramente», ha sottolineato il tecnico, elogiando i valori umani della squadra ereditata e la disponibilità di chi entra a gara in corso.

Proprio la gestione dei cambi si sta rivelando un’arma in più. A Udine, le sostituzioni di Junior Messias, Caleb Ekuban ed Ekhator hanno rivitalizzato l’attacco e portato al gol decisivo di Norton-Cuffy, lanciando un messaggio chiaro: questo Genoa non si accontenta, vuole sempre pungere.

Nonostante l’ottimo avvio, De Rossi predica calma e piedi per terra: «Non vengo qui a gonfiare il petto e a specchiarmi in questo inizio, la strada è lunga». Il tecnico prepara ora la squadra a sfide contro avversari più forti, consapevole che nel calcio ogni partita possa essere vinta, purché non manchino atteggiamento e spirito di sacrificio. «Io ho perso contro squadre ultime in classifica, io ho vinto contro squadre fortissime, quindi ogni partita si può vincere, basta che non manchi mai questo atteggiamento qua», ha concluso.

Prossimo appuntamento: la sfida al Ferraris contro l’Inter, ferita dalla sconfitta in extremis in Europa con il Liverpool ma reduce dal 4-0 rifilato al Como nell’ultima di campionato.

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