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Inchiesta Prisma: patteggiamento per Agnelli, Nedved e Paratici. Prosciolto l’ex AD Arrivabene

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Inchiesta Prisma, verdetto del GUP: patteggiamenti per tre ex dirigenti Juve. Arrivabene fuori dal procedimento. I dettagli

Cala il sipario sull’inchiesta Prisma, il procedimento penale che negli ultimi anni ha scosso la Juventus e l’intero calcio italiano. Il GUP di Roma ha dato il via libera definitivo ai patteggiamenti per tre ex dirigenti bianconeri, chiudendo così un capitolo giudiziario di grande risonanza. Prosciolto, invece, l’ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene, la cui posizione è stata archiviata.

Le pene patteggiate

Hanno ottenuto il patteggiamento:

  • Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus (2010-2023), figura centrale nella gestione del club durante il ciclo di nove scudetti consecutivi.
  • Pavel Nedved, ex vicepresidente e leggenda bianconera, Pallone d’Oro 2003.
  • Fabio Paratici, ex direttore sportivo, artefice di molte operazioni di mercato di rilievo.

Le pene, tutte sospese, variano da 11 mesi a 1 anno e 8 mesi. Con questa decisione, si chiude la loro vicenda giudiziaria legata al caso.

Il proscioglimento di Arrivabene

Per Maurizio Arrivabene, ex AD e manager con un passato in Ferrari, il giudice ha accolto la richiesta di non luogo a procedere, sancendo la fine di ogni pendenza penale.

Le accuse al centro dell’inchiesta

L’indagine, avviata dalla Procura di Torino e successivamente trasferita a Roma per competenza, ipotizzava reati come:

  • Aggiotaggio
  • Ostacolo alla vigilanza
  • False fatturazioni

Fulcro dell’inchiesta erano le presunte plusvalenze fittizie e le cosiddette “manovre stipendi” durante la pandemia di Covid-19.

La fine di un’era per la Juventus

Questo verdetto segna la conclusione giudiziaria di un intero ciclo dirigenziale. Restano aperte le cause civili avviate da azionisti e Consob, ma sul fronte penale la Vecchia Signora può guardare avanti con maggiore serenità.

Il futuro del club

La nuova dirigenza bianconera, guidata dal presidente Gianluca Ferrero e dal direttore generale Maurizio Scanavino, ha ora l’opportunità di concentrarsi esclusivamente sul campo e sulla costruzione di un progetto vincente e sostenibile. L’obiettivo è inaugurare un nuovo capitolo della storia juventina, lasciandosi definitivamente alle spalle le vicende legali che hanno segnato gli ultimi anni.

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