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Con Kean e Mancini l’Italia entra nel nuovo millennio… con 20 anni di ritardo!

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L’Italia affronterà la Finlandia quest’oggi. Mancini lancerà dal 1′ minuto il giovane Moise Kean, attaccante classe 2000

L’Italia entra nel nuovo millennio…con 20 anni di ritardo! Ci voleva un fallimento epocale come la mancata qualificazione ai Mondiali per far cambiare marcia a un Paese per vecchi. L’Italia è sempre stato un Paese per vecchi ma nell’ultimo periodo sta provando a cambiare marcia, almeno in Nazionale. L’avvento di Roberto Mancini ha portato una ventata di freschezza e gioventù. Un cambiamento radicale era inevitabile dopo il fallimento di Ventura e il Mancio, comunque andrà a finire la sua avventura, è l’uomo giusto al posto giusto, al momento giusto. Il commissario tecnico azzurro ha cambiato tanto, ha sperimentato, ha puntato sui giovani ma soprattutto ha avuto coraggio!

Finalmente l’Italia può contare su un commissario tecnico che ha il coraggio di osare, che ha il coraggio di puntare sui giovani. Chiaramente non riuscirà a mettere tutti d’accordo perché, come è noto, in Italia ci sono 60 milioni di commissari tecnici. La sua Nazionale può anche non piacere, può anche segnare poco ma dopo un fallimento epocale ci voleva voglia e coraggio di rischiare. Mancini questa sera contro la Finlandia, nel primo vero match della sua gestione, punterà tutto su Moise Kean, attaccante classe 2000 di proprietà della Juventus. Il millennials bianconero è pronto a infrangere ogni record anche in Nazionale.

Non è un titolare della Juventus ma Allegri e i compagni, come rivelato da Chiellini, lo hanno convinto a rimanere nonostante le lusinghe. Probabilmente Moise sta imparando di più in questi mesi alla Juve, con Ronaldo e compagni, che in un anno in prestito a Verona. Allegri gli ha concesso un po’ di spazio contro Udinese, Atletico Madrid e Genoa. Il Mancio, nonostante la mancata titolarità nella Juventus, ha deciso di puntare su di lui e oggi lo manderà in campo dall’inizio con Immobile e Bernardeschi perché sue un giocatore è forte deve giocare, indipendentemente dall’età anagrafica! Bravo Mancio, comunque vada a finire e forza Moise! L’Italia aveva bisogno di un cambiamento simile. Il Paese potrebbe prendere spunto dal calcio e dalla nuova nazionale, uno dei movimenti principali della nazionale, ma questo è un altro discorso. Mancini premier? Per questo è ancora presto. D’altronde, ora c’è Conte…

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