2009
Palermo, Zamparini: “Sequesto quote, farò ricorso. Sul mercato…”
Maurizio Zamparini ha indetto una conferenza stampa per chiarire la vicenda giudiziaria lanciata dalla Procura di Benevento, che ha posto il sequesto sulle quote del Palermo Calcio di sua proprietà .
Il patron rosanero è stato molto chiaro nelle sue intenzioni, parlando con la stampa: “Dopo un esame attento ho deciso di convocare questa conferenza. E’ giunta una notizia alla quale non credevo ma in questo paese avviene di tutto. Un pm di Benenvento, città nella quale ho costruito un centroco mmerciale aveva chiesto sia i domiciliari per me che il sequestro delle azioni del Palermo. L’appello per gli arresti domiciliari è stato respinto cosi come quello del sequestro delle azioni. In appello però il ricorso è giunto alla procura di Benevento. Io voglio denunciare qualcosa di grave che avviene nel nostro paese dove la mancanza del diritto è qualcosa di molto grave. Io sono un imprenditore correttissimo, non ho mai evaso. A Benevento hanno costruito su delle falsità un castello che non si reggerebbe, l’unico scoop è quello di dipingere me come delinquente e quello di sequestrare le azioni del Palermo calcio che hanno un grande valore. Io sto preparando un ricorso a Strasburgo presso la corte dei diritto dell’uomo, contro il pm di Benevento e i suoi consiglieri che hanno costruito su atti falsi questo castello di falsità nei miei confronti. Io ho acquistato un centro commerciale autorizzato in maniera legale dando posti di lavoro a 300 persone. Un processo del genere dura 4 anni immaginate le azioni del Palermo in possesso di altri per questo tempo. Il principe era pronto a entrare al 90% nella società ma come è possibile questo con una grande quantità di azioni sequestrate. Se non verranno accettate le mie condizioni, ovvero quello di garantire in altro modo questa cifra, si presenterà qui il pm a nominare il nuovo presidente del Palermo calcio. Spero che la Cassazione possa dare torto a questo procedimento avvenuto. “Dalla prossima assemblea, se questo procedimento cautelare verrà confermato, la maggioranza delle azioni apparterrebbe alla Procura di Benevento. E’ una situazione Kafkiana. In ogni assemblea che andremo a fare, il 70% delle azioni saranno in mano del procuratore di Benevento, il quale ha la possibilità di nominare anche il nuovo presidente. I miei legali e i miei amici della magistratura nonÃ? credono a quello che sta succedendo. I magistrati sostengono che i proventi siano illeciti, ma sono cose assolutamente false. Negli atti c’è scritto che l’illecito l’avrei fatto chiedendo l’autorizzazione a costruire, ma non l’ho chiesta io, questa autorizzazione. Hanno costruito un castello sul nulla. Ho investito 49 milioni e ce ne ho rimessi 10. Secondo la magistratura io ho costruito illegalmente un centro – anche se ho tutte le autorizzazioni – e da questo centro avrei avuto dei profitti. E’ una follia, ma è il nostro Paese. Sicuramente io non sto qui 5 anni aspettando il Pm di Benevento. Il sindaco di Benevento nelle ultime elezioni disse in campagna elettorale che non avrebbe mai fatto aprire il centro. Sono andato dalla signora Mastella considerato che tale politico faceva parte di quel gruppo politico per chiedere come mai il loro rappresentante non volesse che aprissi il centro. Mi è stato chiesto di fare un bonifico alla Onlus ma non è mica un reato fare una cosa del genere. Lo sceicco verrà giù a fine mese. La trattativa per il suo inserimento era ben avviata, ma questo aspetto sicuramente non aiuta. Io ho fatto questa conferenza anche per tutelare l’immagine della società visto che sono stato dipinto come un bandito. Spero che questa situazione si risolva anche se nel nostro Paese il diritto non funziona. Lunedi lavorerò su questa vicenda, visto che oggi giorno l’80% del lavoro di un imprenditore passa dalla sua difesa nei confronti di queste situazioni. L’esodo rosanero a Roma? E’ una cosa bellissima, e dimostra che i dati emersi in Lega sui bacini d’utenza delle società sono falsi. Al Palermo veniva dato addirittura l’1,35% d’utenza. L’Auditel ha mostrato i reali valori, in base a tutti i sostenitori del Palermo. Il decreto vigente promuove anche i sostenitori, per fortuna. Bisogna trovare una soluzione per trovare un equilibrio, per poter dare una somma equa a tutte le squadre. Il 50 % è la quota che si deve ripartire: io ho proposto il 30% alle prime 10 e il restante 20% alle altre. Il problema è che anche le altre squadre, anche se arrivano in una posizione negativa, vogliono essere certi di ottenere una buona fetta. Il mercato? Il Palermo ha trovato la sua dimensione assestandosi dietro le grandi squadre. Tutto quello che il Palermo incassa dalle cessioni lo reinveste per prendere altri giocatori. E’ questa la nostra politica. Non dobbiamo cedere Pastore per necessità , per esempio, anche se il bilancio detta legge. Noi abbiamo un monte stipendi che ci porta avere un dislivello di 10 milioni al temine della stagione, e cerchiamo di compensarlo con le cessioni. Il Palermo deve continuare con questo progetto, e non vorrò mai un allenatore che mi chieda di essere al centro del progetto, perchè il tecnico deve essere parte del progetto. Lo stesso vale per i giocatori, che devono venire al Palermo consapevoli di andare in un club importante.”
