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Sacchi e Ulivieri in coro: «È andata male ma Ventura ha avuto coraggio»

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A prendere le difese del CT Ventura dopo la brutta batosta rimediata contro la Spagna, sono intervenuti anche Arrigo Sacchi e Renzo Ulivieri

Massacrato da critici, giornalisti e tifosi dopo la brutta sconfitta contro la SpagnaVentura riesce, finalmente, a trovare qualcuno che intervenga in sua difesa; e si tratta di pareri provenienti da figure certamente esperte ed influenti nel mondo del calcio: Arrigo Sacchi e Renzo Ulivieri. Ospite de La Domenica Sportiva, l’ex tecnico del Milan e CT della Nazionale ha voluto spezzare una lancia in favore del suo erede: «Ho ammirato il coraggio, il fatto che volesse confrontarsi a viso aperto, senza tatticismi eccessivi». Anzi, proprio il fatto di aver giocato senza paura contro una delle Nazionali migliori al mondo è stato qualcosa di davvero ammirevole, e forse troppo raro ancora in Italia per essere compreso: «Il nostro è un Paese conservatore che nel gioco, in generale, ha conosciuto scarsi sviluppi e novità. Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare. Ventura sta cercando di dare uno stile che esca dal nostro passato e che ci permetta di evolvere. […] A forza di tatticismo, di cercare di sopravvivere attraverso il tatticismo, squadre abbottonate e che lasciano giocare, noi ci allontaniamo dal futuro».

Ed è la ventata di cambiamento che Ventura sta cercando di inculcare che deve costituire il pungolo per proseguire su questa difficile strada; pertanto, il CT deve accettare le tante critiche, ma non deve abbandonare quella strada: «Il calcio è bellezza, emozione, spettacolo, coraggio e richiede un’evoluzione continua, come la vita. Pertanto, non si condanni Ventura che desidera vincere con merito e da protagonista: è l’unico modo per uscire dall’oscurantismo; […] è sulla strada giusta, merita rispetto».

Essenzialmente sulla stessa lunghezza d’onda anche il parere dell’attuale presidente dell’Associazione Italiana Allenatori, Renzo Ulivieri. Anch’egli ha apprezzato la spregiudicatezza e il coraggio del CT, che ha cercato di organizzare la partita senza paura: «Contro la Spagna bisognava vincere, il ct ha fatto questa scelta perché aveva un solo risultato a disposizione. Che vuoi fare se il pari non ti basta? Se devi rischiare, rischi». Certo, il risultato non è stato per nulla positivo, ma è stata una conseguenza del coraggio dimostrato: «Se avesse rischiato meno poteva fare 0-0 o perdere 1-0, una sconfitta più onorevole. Ma bisognava vincere e ha rischiato. […] Poi la partita è finita 3-0 ed è chiaro che può esserci qualche critica legittima, chi fa l’allenatore lo sa. Ma noi facciamo altre considerazioni che vanno al di là».

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